Una interessante iniziativa ha preso vita sabato 18 gennaio 2025. Una petizione volta a indagare supposte operazioni militari non ufficiali da parte di paesi NATO in Africa, che potrebbero minare le buone relazioni tra i popoli occidentali e quelli africani.

L’istituto “Afrique des libertés”, associazione panafricanista con aderenti in numerosi paesi, ha lanciato una petizione internazionale per l’apertura di un’inchiesta parlamentare e giudiziaria sulle accuse di sostegno al terrorismo in Africa rivolte al governo francese da parte di Mali, Burkina Faso e Niger. https://shorturl.at/urcSZ

La petizione sarebbe aperta su tre livelli, l’Assemblea nazionale francese, il Parlamento europeo e la comunità internazionale.

I tre paesi, che formano la Confederazione del Sahel (https://en.wikipedia.org/wiki/Alliance_of_Sahel_States), avrebbero più volte denunciato pubblicamente il governo francese, di sostenere il terrorismo in Africa al fine di meglio preservare gli interessi economici occidentali in Africa tramite la pratica della destabilizzazione.

Ecco alcuni esempi.

Agosto 2022, Il Mali si rivolge all’ONU e accusa la Francia di fornire intelligence e armi ai terroristi. https://shorturl.at/ko0Fe

Luglio 2024, L’ambasciata ucraina a Dakar avrebbe appoggiato attacco terroristico nel nord del Mali.

Dicembre 2024, Il presidente del Niger Abdourahmane Tiani con dati precisi e dettagliati accusa il governo francese di sostenere il terrorismo.

In una riunione dell’ONU l’ex ministro degli esteri francese L. Fabius chiedendo al collega Lavrov di appoggiare una risoluzione per un intervento in Mali, avrebbe ammesso l’utilizzo del terrorismo per destabilizzare la Libia. https://shorturl.at/jbehs

Come possibile movente di supposte incursioni risaltano alcuni progetti di emancipazione dei popoli africani, desiderosi di gestire le proprie ricchezze naturali a favore del proprio benessere. Tali progetti tenderebbero ad ampliare la sovranità dei popoli d’Africa e a diminuire la presenza neocoloniale nel continente.

Ecco qualche caso.

Il Niger recupera il proprio uranio. https://shorturl.at/SpENJ

Il Mali recupera il proprio oro. https://shorturl.at/N0zbr

Aperta in Mali miniera di litio Goulamina. https://fr.wikipedia.org/wiki/Mine_de_lithium_de_Goulamina

In Burkina Faso meno importazioni e più autosufficienza. https://tinyurl.com/37aj23uy

Un attore di rilievo nel processo di emancipazione sarebbero i movimenti panafricanisti rivoluzionari che aspirano a:

  1. ritiro delle basi militari NATO, del personale militare, paramilitare e delle agenzie di sicurezza straniere indesiderate dal suolo africano
  2. uscita dei paesi africani dalla moneta neocoloniale del franco CFA per liberarsi dall’indebitamento sistemico e poter vendere liberamente i propri valori aggiunti sul mercato mondiale
  3. fine dell’interferenza straniera nella scelta dei rappresentanti dei popoli africani
  4. basare creazione istituzioni africane su tradizioni umaniste ancestrali d’Africa, bontà, verità, giustizia, solidarietà.

Se confermate, le accuse contenute nella petizione, costituirebbero da parte della NATO gravissimi atti di violenza, da correggere quanto prima, se si vogliono stabilire relazioni internazionali eque e durature.

Auspicabile è il giorno, in cui le persone e i popoli faranno propria la regola d’oro: “Tratta gli altri come vuoi essere trattato”.

L’Africa tende oggi a liberarsi, a configurarsi come regione e a scegliere liberamente il proprio destino. L’occidente non vuole perdere le ricchezze africane a basso costo, di cui gode da 600 anni.

https://www.pressenza.com/it/2024/06/africa-nel-mirino-della-nato/