Sabato 18 Gennaio, Milano, incrocio tra via Palmieri e via Montegani. Se fossimo sul Corrierone, qualcuno potrebbe scrivere con la solita ignoranza e presunzione: “Il Bronx!”
Invece no, c’è più umanità qui che in piazza san Babila di sicuro.
Certo, magari è un po’ quella di Fabrizio De Andrè, ma c’è del calore umano che aiuta a sopportare il freddo.

Sono lì in tanti, intorno ad un gazebo, per dire: “Fermiamo il massacro in Palestina!”, “Fermatevi!”.
L’hanno organizzato tante associazioni, gruppi, comitati della zona 5, accomunati dall’insopportabilità della situazione internazionale, Palestina in primis.

Qualcuno potrebbe dire: “Ma, una volta saputo che domenica finisce tutto, non avete pensato di annullarlo?” No! Anzi, è proprio il momento in cui l’attenzione deve essere massima, una popolazione martoriata va sostenuta in tutti i modi e velocemente. Come se non bastasse, in questi ultimissimi giorni, anche dopo la firma del cessate il fuoco, sembra che l’esercito israeliano voglia castigare ancora, il più possibile, come quando si fa scarpetta mentre ti stanno portando via il piatto. Come il bicchiere della staffa.

Maledetti.

I tanti attivisti e attiviste raccolgono firme, la gente si ferma, parlano al microfono, spiegano quello che i mass-media dicono marginalmente, proiettano immagini, danno volantini, aspettano i bimbi che escono dalla scuola vicina, per giocare con loro. Coloro che hanno dato vita a questa importante giornata, sono gli stessi che avevano organizzato una settimana a Dicembre, con lo stesso gazebo, ma quella volta alla fermata della metropolitana, davanti a via dei Missaglia. Diciamo che questa volta il calore delle case vicine, dei negozi del quartiere, erano una migliore scenografia, rispetto al grigio supermercato della volta scorsa.

Sono soprattutto le mamme arabe che hanno animato oggi l’incrocio, prendendo il microfono, intervenendo, in italiano, in arabo. Parecchia la commozione.
Ad un certo punto ecco che dalla “gastronomia marocchina” de l’Isolotto, arrivano due dolci ragazze col velo che portano due grandi vassoi con ottimi involtini e due belle teiere col thè bollente alla menta. Se gli attivisti ringraziano, sono loro a ringraziare il presidio, quello che è stato detto e fatto.

Verso le 19 si smonta piano piano, ma è già pronto l’appuntamento tra una settimana: venerdì 24 alle 18.30 ritrovo allo stesso angolo, Palmieri-Montegani: si farà un vivace corteo per il quartiere, basta guerre, massacri, spese in armamenti, tagli alla spesa sociale, vogliamo giustizia in tutto il mondo.

(26) Video Milouda – YouTube