Il governo della prima presidente donna del Messico, Claudia Sheinbaum Pardo, ha deciso di dichiarare il 2025 Anno delle donne indigene e di sottolineare il loro contributo alla società messicana. “Si tratta dell’importanza di queste donne per l’umanità in generale, ma soprattutto nella lotta per l’emancipazione e per i diritti dei popoli indigeni”, si legge nella dichiarazione del governo. L’emblema dell’anno sarà composto da quattro figure femminili che simboleggiano la diversità e la forza delle culture indigene:

– In rappresentanza della cultura azteca, Tecuichpo – Ixcaxochitzin (Fiore Bianco – Fiore di Montezuma), nata tra il 1509 e il 1510. Indossa uno xiuhuitzolli (diadema) e gioielli caratteristici della cultura azteca.

– Come rappresentante delle donne maya: Tz’ak-b’u Aha, conosciuta come “la regina rossa”. Indossa il copricapo cerimoniale e il Quexquemetl (gioiello) con cui è stata sepolta.

– La Señora Seis-Mono, la Señora Mixteca de Huachino (1073 – 1101), simboleggia le donne mixteche. Indossa il tradizionale copricapo mixteco e un semplice ciondolo tipico della regione di Oaxaca.

– Xiuhtzatzin (fiore della piccola terra tolteca) rappresenta la donna tolteca. Il suo volto riflette serenità e sicurezza, il suo abbigliamento semplice e i suoi orecchini la caratterizzano come leader del suo popolo.

La decisione del governo è arrivata dopo la pubblicazione, il 30 settembre 2024, di una riforma per il riconoscimento dei diritti dei popoli e delle comunità indigene e afro-messicane. Il nuovo decreto sottolinea la composizione pluriculturale e multietnica della nazione. Alle comunità viene riconosciuto il diritto di decidere la propria struttura organizzativa, i propri rappresentanti e le forme di governo interne.

Traduzione dal tedesco di Thomas Schmid.

L’articolo originale può essere letto qui