Situazione umanitaria a Gaza
Il direttore dell’ospedale Al-Awda di Jebalia, dott. Mohammed Masalha, ha lanciato un appello per la salvezza dell’ultima struttura medica nel nord di Gaza. L’ospedale è completamente assediato da 97 giorni. Personale medico e pazienti sono intrappolati all’interno e minacciati dai droni che ronzano attorno alla struttura. I bombardamenti hanno distrutto e incendiato tutte le costruzioni adiacenti. Il dott. Masalha ha informato che l’ospedale è praticamente trasformato in un parcheggio per malati, senza la reale possibilità di cure a causa della mancanza di medicine e carburante. L’esercito israeliano ha negato l’ingresso di rifornimenti spediti dall’OMS.

Nuovo appello per il dott. Abu Safiya
Israele ha prolungato l’arresto del direttore dell’ospedale Kamal Adwan fino a metà febbraio e negato l’incontro con un avvocato fino al 22 gennaio. L’American Accademy of Pediatric, l’associazione che raccoglie 67 mila pediatri statunitensi, ha chiesto al segretario di Stato Usa di intervenire a favore della liberazione del dott. Abu Safiya

Cisgiordania
Coloni ebrei israeliani hanno attaccato all’alba il villaggio di Bardala, nella valle del Giordano ed hanno tagliato centinaia di ulivi. I contadini palestinesi accorsi sui loro terreni sono stati minacciati con le motoseghe. Il rappresentante del Comitato locale di lotta contro la colonizzazione, Mu’taz Bsharat, ha denunciato che l’aggressione è avvenuta sotto la protezione dell’esercito occupante. “È l’ennesimo episodio di aggressione armata che mira a cacciarci dalle nostre terre. In zona sono stati creati avamposti coloniali, per installare nuovi insediamenti”.

Siria
L’esercito israeliano ha installato il comando delle sue truppe di occupazione nel palazzo del governatorato di Quneitra, nel Golan. Le immagini riprese con un drone mostrano carri armati nel cortile del palazzo e bulldozer all’opera con movimenti terra, per spianare strade di collegamento. Subito dopo la caduta del regime degli Assad, Israele ha occupato indisturbata, con i suoi carri armati e le sue truppe, diversi villaggi e una parte del capoluogo della provincia. Le mire espansionistiche israeliane sono palesi, dato che nella zona non ci sono minacce contro l’esercito ebraico. Gebel Sheikh è stato sempre un obiettivo di Israele, che lo aveva perso nella guerra del 1973, dopo 6 anni di occupazione. L’attuale presidio militare si è realizzato senza sparare un colpo. Semplicemente, di fronte all’avanzata dell’esercito israeliano non c’era nessun soldato siriano.

Yemen
Un attacco aereo tripartito è stato condotto contro lo Yemen dal nuovo asse del male: Usa, GB e Israele. È stato colpito a Sanaa il palazzo delle cerimonie presidenziali. Gli Houthi non hanno fornito informazioni sul numero delle vittime. Netanyahu è scatenato e sta conducendo la guerra su 5 fronti: Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria e Yemen. La stampa israeliana parla dell’impiego ieri di 50 caccia per bombardare la capitale degli Houthi.