In nove piazze dell’Emilia-Romagna il primo gennaio si è svolta , con varie modalità, una marcia per la pace, da cui arriva forte il grido di fermare le guerre. Migliaia le persone in corteo a Bologna, Faenza, Forlì, Imola, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini.

A Bologna il Portico della pace e Europe for peace hanno organizzato una manifestazione in piazza Re Enzo ed una successiva fiaccolata che si è conclusa in via Indipendenza.

Hanno aderito più di 60 associazioni bolognesi concretamente impegnate sui temi della pace e della solidarietà. Circa duemila i partecipanti.

La manifestazione è stata aperta da Bruno Stefani , del Portico della pace, che ha ricordato che si tratta della 58a giornata mondiale della pace e che dal 2016 ogni anno i nonviolenti bolognesi hanno organizzato questa marcia, da quest’anno in rete con molte delle altre città emiliano-romagnole, puntando ad un coordinamento stabile a livello regionale.

Poi vi è stato l’intervento del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, affiancato dall’assessore alla scuola, pace e alla nonviolenza, Daniele Ara. Lepore ha appoggiato la proposta delle organizzazioni pacifiste regionali di chiedere che anche la Regione Emilia-Romagna incarichi con una delega specifica un assessore che segua le iniziative per la pace, come – su proposta delle associazioni per la pace – già da un anno si fa a Bologna, con risultati molto positivi.

Sono poi intervenuti il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che ha invitato tutti a realizzare concreti gesti di pace nella vita di ogni giorno e a riflettere sulle tre proposte concrete lanciate da Papa Francesco nella parte finale della sua lettera per la Giornata della pace.

Yassin Lafram, presidente della Unione delle Comunità islamiche italiane, ha parlato della tragica situazione dei civili a Gaza ed in particolare dei bambini.

Si è parlato poi della situazione insostenibile nelle carceri italiane, con Marcello Mattè, il cappellano del carcere bolognese, e due persone, Fabrizio e Antonietta, che hanno vissuto nelle carceri e hanno segnalato l’importanza del lavoro per i detenuti e delle misure alternative alla detenzione.

Successivamente sono intervenuti alcuni cittadini , con doppia nazionalità, sia italiana che straniera, che hanno letto alcuni articoli della Costituzione italiana. Queste persone erano provenienti da situazioni di guerra, dalla Palestina, dall’Iran, dalla Ucraina. E’ inoltre intervenuta una studentessa universitaria giapponese.

Ha concluso la prima parte dell’evento l’attore e scrittore Alessandro Bergonzoni.
Nella seconda parte, si è svolto un breve corteo con fiaccolata, fino a via Indipendenza, dove si è svolto un momento di riflessione interreligiosa, con l’intervento di Giacomo Casolari, pastore protestante, a nome del Consiglio ecumenico delle Chiese di Bologna, e dell’imam Tarik della Comunità islamica bolognese.

Alcuni link video ai servizi sul tema della RAI regionale

https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/video/2024/12/marcia-della-pace-a-capodanno–dbc8c54c-3047-46d3-aaa3-74d6eed095e3.html?wt_mc=2.www.wzp.rainew

https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/articoli/2025/01/dalle-piazze-la-marcia-per-chiedere-un-2025-di-pace-051d006a-b60e-4572-8706-c603776f53f5.html?wt_mc=2.www.wzp.rainews