18 gennaio 2025 – Medici Senza Frontiere (MSF) accoglie con sollievo l’accordo per un cessate il fuoco temporaneo a Gaza, anche se arriva con un ritardo di 465 giorni e oltre 46.000 persone uccise. Il governo israeliano, Hamas e i leader mondiali hanno tragicamente fallito nel proteggere la popolazione di Gaza, non riuscendo a trovare e far rispettare prima un’intesa per un cessate il fuoco duraturo. Il conforto che genera questo accordo non è sufficiente alle persone per ricostruire le proprie vite, recuperare la propria dignità e piangere le vittime e tutto ciò che è andato perduto.

I team di MSF restano impegnati a lavorare senza sosta per fornire assistenza a Gaza. I bisogni umanitari sono saliti a livelli catastrofici, soddisfarne anche solo una parte sarà possibile solamente attraverso un rapido e massiccio aumento degli aiuti umanitari in tutta Gaza.
“Chiediamo alle autorità israeliane di porre fine al blocco e di garantire un massiccio aumento degli aiuti umanitari, le evacuazioni mediche e l’accesso al nord della Striscia, che è sotto assedio dall’ottobre 2024” dichiara la dr.ssa Monica Minardi, presidente di MSF. “Chiediamo anche a Israele, ad Hamas e agli altri gruppi e organizzazioni che controllano Gaza di rispettare l’accordo e di garantire la sicurezza dell’assistenza umanitaria alla popolazione”.

Il tributo di questa guerra orrenda comprende la distruzione di case, ospedali e infrastrutture; lo sfollamento di milioni di persone che ora hanno un disperato bisogno di acqua, cibo e riparo dal freddo inverno. L’enorme distruzione ha causato dolore e sofferenza a milioni di persone nella Striscia, mentre molte famiglie in Israele continuano ad aspettare disperatamente il ritorno dei loro cari presi in ostaggio il 7 ottobre 2023.

Per più di 15 mesi, le stanze degli ospedali sono state piene di pazienti con arti amputati e altri traumi causati dagli attacchi, e da persone angosciate alla ricerca dei corpi dei loro familiari. Le strutture sanitarie e il personale medico sono stati attaccati e 8 membri dello staff di MSF sono stati uccisi durante questa guerra. Infine, anche il numero di persone detenute arbitrariamente a Gaza e in Cisgiordania è spaventoso.

L’Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere
Maurizio Debanne, Head of press, 348 8547115, maurizio.debanne@rome.msf.org