Ci stiamo dimenticando dell’Ucraina?
È chiaro che a Gaza la situazione è immensamente più grave di ciò che sta avvenendo in Ucraina: a Gaza è in atto un genocidio e non si può immaginare nulla peggiore di assistere a un genocidio che nessuno può o vuole fermare; un genocidio di cui anche il tuo governo, insieme agli Stati Uniti d’America ne è sostanzialmente complice.
Tuttavia la guerra che si combatte in Ucraina è tra le due maggiori potenze atomiche: la Federazione Russa e gli Stati Uniti d’America con gli altri Paesi alleati della Nato.
Finora la guerra si è combattuta principalmente sul fronte che spacca in due la vecchia Ucraina binazionale, che ormai non esiste più, con un numero di vittime tra i due eserciti nell’ordine delle centinaia di migliaia.
Nessuno può vincere questa guerra e nessuno vuole perderla.
L’Unione Europea non fa nulla per fermarla; lo potrebbe fare attraverso la richiesta perentoria di un immediato cessate il fuoco che permetta successive trattative di pace.
Non è infatti possibile immaginare di avviare serie trattative mentre la guerra infuria.
Già adesso, ma in verità dal 2014, quando iniziò la guerra civile, solo le città minori sul confine sono state realmente martoriate e ormai abbandonate mentre sull’ intero Paese continua lo stillicidio del lancio dei razzi e dei droni che colpiscono principalmente le infrastrutture provocando blackout e danni agli impianti idrici e talvolta morti e feriti anche lontano dal fronte.
Questa però, a differenza della Prima Guerra Mondiale, combattuta allora con tutti i mezzi disponibili che non erano in grado di costituire una vera minaccia per le città, è una guerra su cui pende costantemente la spada di Damocle dell’uso diretto contro le città dall’una o dall’altra parte del fronte di armi di sterminio di massa comprese quelle atomiche di vario tipo, potenza e gittata.
Così, se non si arriva ad un immediato cessate il fuoco questa guerra non solo potrebbe continuare all’infinito o comunque in modo endemico per anni e anni, ma potrebbe sfuggire di mano agli apprendisti stregoni che ci governano con il rischio reale, e da qualche dottor Stranamore sicuramente già calcolato, di ridurre in cenere in pochi istanti le città dell’Ucraina dell’Ovest e dell’Est, della Bielorussia e della Federazione Russa e infine dell’Unione Europea.
Fa impressione girare per Odessa, ancora sostanzialmente intatta, e nel contempo immaginarla ridotta ad un cumulo di macerie.
Ovunque le città del nostro continente diventerebbero come se non peggio di Gaza.
Non possiamo contare certo sugli scrupoli etici dei nostri governanti che stanno permettendo il genocidio di Gaza e inoltre anche il minimo errore, un segnale male interpretato dai sistemi difensivi, potrebbe portare alla catastrofe.
Un reduce che ho incontrato a Mikolaïv, che ha visto il suo battaglione quasi completamente distrutto, che sta facendo la sua personale battaglia contro la guerra, che ha dentro, che lo ha segnato, per vincere la dipendenza dalle sostanze prese per esorcizzare la guerra, mi ha confidato che la guerra non finirà finché sui due lati del fronte ci sarà chi con la guerra continua ad arricchirsi, a rubare e ad accumulare ingenti fortune.
Per questa ragione è importantissimo tornare a mobilitarsi per imporre un immediato cessate il fuoco in Ucraina, mentre si deve continuare a scendere in piazza per fermare il genocidio a Gaza.
Perché si tratta in realtà di un un’unica guerra mondiale e se il genocidio di Gaza è il presente, Gaza può essere il futuro dell’intera Europa.