Riproduciamo qui l’odierna pagina facebook di Ilaria Salis, che valga come monito e incoraggiamento per tutte e tutti
Di fronte a quanto sta accadendo alla giornalista Cecilia Sala, è indispensabile agire con determinazione, intelligenza ed efficacia. Occorre “fare in fretta”: dobbiamo riportare Cecilia a casa il prima possibile.
Non posso fare a meno di ricordare il periodo in cui anch’io fui messa in isolamento in una prigione di un paese straniero, lontano da casa. Le condizioni degradanti e pericolose in cui è detenuta Cecilia nel carcere di Evin a Teheran sono persino peggiori di quelle che ho vissuto a Budapest, e il solo pensiero mi dà i brividi.
A lei, ai suoi affetti e ai suoi colleghi va tutta la mia vicinanza.
Nel mio caso, il sostegno di tantissime persone è stato fondamentale, indipendentemente dal fatto che condividessero o meno le mie posizioni politiche. È questo il modo giusto di agire: unirsi per combattere l’ingiustizia e difendere la dignità umana.
Questa solidarietà non sminuisce – anzi rafforza – quella che dobbiamo a tutti i giornalisti e le persone cui viene tolta la libertà, che rischiano, e a volte pagano con la vita, per raccontare la verità. Dalla Palestina all’Iran, dalla Siria alla Turchia, fino all’Ucraina e alla Russia.
Infine, è essenziale ricordare che la vicenda di Cecilia si inserisce in un contesto più ampio, quello dello straordinario movimento sociale “Donna, Vita, Libertà,” che continua a lottare con coraggio indomito nonostante la feroce repressione.
#FreeCecilia, libere tutte!
Ilaria Salis