Ai primi di febbraio apre i battenti a Verona, per il quarto anno consecutivo la fiera EOS (European Outdoor Show), manifestazione dedicata alla caccia, pesca, tiro sportivo, nautica, sport all’aria aperta che richiama nella città le persone appassionate di queste attività del tempo libero.

Le nostre associazioni (Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza, Rete italiana Pace e Disarmo, Movimento Nonviolento) hanno seguito l’evolversi di questa manifestazione fieristica fin dal suo inizio, così come abbiamo fatto con simili fiere tenutesi in precedenza a Vicenza e Brescia dove venivano esposte armi da fuoco di tipo comune cioè acquistabili dai cittadini italiani previo ottenimento di licenza.

Grazie alla positiva interlocuzione con l’Amministrazione Comunale di Verona e VeronaFiere, negli anni scorsi abbiamo chiesto e ottenuto dagli organizzatori di EOS (Pintails S.r.l. e Conarmi, il Consorzio armaioli italiani) che il salone fieristico EOS venisse circoscritto agli ambiti sportivo e venatorio escludendo la “difesa personale” dai settori a cui la manifestazione intende rivolgersi: l’anno scorso gli organizzatori EOS hanno predisposto un Codice Etico che, per quanto riguarda le armi e componenti, delimita chiaramente i settori di riferimento alla “caccia e al tiro sportivo, alle armi da collezione, alle armi antiche e per il softair”.

Siamo consapevoli che, nonostante il Codice Etico, tra le armi esposte ad EOS figurano tuttora anche armi che possono essere utilizzate per la difesa personale e abitativa: è un problema che, però, va ricondotto alla normativa nazionale secondo la quale gran parte delle armi semiautomatiche, in particolare le pistole, in quanto “armi comuni da sparo”, possono essere regolarmente detenute da cittadini in possesso di licenza sia per la difesa personale sia per praticare il tiro sportivo.

A conclusione della manifestazione fieristica dello scorso anno abbiamo rilevato una serie di criticità che abbiano comunicato agli organizzatori con i quali – insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Verona e di VeronaFiere – già nei mesi scorsi abbiamo continuato l’interlocuzione in vista della manifestazione fieristica di quest’anno.

Abbiamo inoltre chiesto che il “Regolamento Generale degli Espositori” di EOS escluda tutte le aziende produttrici di armi di Stati che sono sottoposti a misure di embargo di armi da parte delle Nazioni Unite o che sono ritenuti responsabili da parte di organismi delle Nazioni Unite di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità, come avviene per Israele in questo specifico momento storico (fonte originale qui).

In proposito abbiamo invece notato, con stupore e forte rammarico, che nell’edizione che sta per aprirsi risultano presenti i prodotti di due aziende israeliane: la Bul Armory (armi da fuoco di alta qualità) e la Maglula (caricatori rapidi e veloci). Rinnoviamo pertanto la richiesta agli organizzatori di EOS di escludere dal salone fieristico i materiali prodotti da queste ed eventuali altre aziende sottoposte da parte delle Nazioni Unite e loro organismi alle misure sopraddette.

Rinnoviamo la richiesta che l’accesso ai padiglioni che espongono armi sia precluso ai minorenni (a parte coloro che sono iscritti alle Federazioni sportive da tiro) e che comunque vengano predisposte misure più rigorose per far osservare la disposizione della Questura di Verona riguardo al divieto di maneggio della armi da parte dei minorenni.

Abbiamo inoltre chiesto ed ottenuto che il salone EOS non si prestasse ad ospitare eventi culturali e di tipo politico riguardo alle normative sulla legittima difesa o rivolte ad incentivare, in modo diretto e indiretto, la diffusione delle armi in Italia ai fini della difesa personale o abitativa. Una decisione, fatta propria dagli organizzatori di EOS, quanto mai rilevante considerato che nelle manifestazioni fieristiche dedicate alle armi che l’hanno preceduta, in particolare HIT Show di Vicenza e ancora prima EXA di Brescia, il settore della difesa personale e il tema della “legittima difesa” avevano invece sempre trovato ampio spazio e pubblicizzazione.

Proseguiremo anche quest’anno, in spirito di collaborazione, il nostro impegno di controllo affinché la fiera EOS sia davvero e solo un salone dedicato alla caccia, alla pesca, alla nautica, al tiro sportivo e al tempo libero all’aria aperta.

 

Osservatorio OPAL, Movimento Nonviolento e Rete italiana Pace e Disarmo