Monteleone: Sabato 8 marzo 2025 Premiazione di alcune donne impegnate per la pace e la nonviolenza
Il Comune di Monteleone di Puglia in provincia di Foggia, insediato nei Monti Dauni al confine con la Campania, il più alto della Puglia a 842 metri di altezza, a metà strada tra Napoli e Bari, si è distinto in questi anni come il paese dell’accoglienza, della pace e della nonviolenza, guadagnandosi a tal proposito anche una copertina di Famiglia cristiana.
Dal 2015 il Comune ha promosso nelle scuole del territorio progetti di educazione alla pace in collaborazione con l’UNESCO, organizzando corsi estivi e favorendo l’istituzione di una cattedra UNESCO per la pace, il dialogo interculturale e lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo, in collaborazione con le Università di Messina in Italia e di Valencia in Spagna, cattedra affidata alla cura della prof.ssa Patrizia Panarello e prof. Vicent Gozalvez Perez. Insieme alla Cattedra Unesco sta finanziando la nascita in Mali di un Centro antiviolenza a sostegno donne africane.
Dal 2016 ha avviato sul suo territorio progetti concreti di accoglienza e di integrazione di famiglie di immigrati e di minori non accompagnati.
Nel 2024 il Comune di Monteleone in collaborazione con la Regione Puglia e il suo vice-presidente on. Raffaele Piemontese ha deliberato la realizzazione del Primo museo della nonviolenza in Italia, affidando il progetto esecutivo allo Studio Baldassari di Pisa con la direzione scientifica della prof.ssa Elisabetta Colagrossi dell’Università di Genova e del Centro Gandhi di Pisa.
Nella sua storia Monteleone è diventato celebre per la prima ribellione delle donne (23 agosto 1942) contro la seconda guerra mondiale, di cui diede notizia anche Radio Londra, e che comportò l’arresto e la detenzione in carcere, fino alla liberazione, di un centinaio di donne.
Ispirandosi a questa sua vocazione contro la guerra, nel 2015 in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, il Comune di Monteleone ha voluto collocare ai piedi del locale monumento ai caduti, una lapide con le seguenti parole di Papa Francesco.
LA GUERRA È FOLLIA!
PER TUTTI I CADUTI DELLA “INUTILE STRAGE”,
PER TUTTE LE VITTIME DELLA FOLLIA DELLA GUERRA,
MAI PIÙ GUERRE!
DA OGNI TERRA SI LEVI UN’UNICA VOCE:
NO ALLA GUERRA E ALLA VIOLENZA E SÌ AL DIALOGO E ALLA PACE!
La scritta scolpita sulla pietra riprende parole pronunciate dal Papa in diverse occasioni.
Il titolo “La guerra è follia” e i primi due righi più lunghi del testo “Per tutti i caduti della ‘inutile strage’, per tutte le vittime della follia della guerra” sono espressioni di papa Francesco pronunciate durante l’Omelia presso il Sacrario di Redipuglia il 13 settembre 2014. L’ espressione “Mai più guerre!” (terzo rigo della scritta) è tratta da una frase pronunciata da papa Francesco in occasione dell’Angelus (e non solo!) il primo settembre 2013 e ripetuta per due volte: “mai più la guerra! Mai più la guerra!”. Gli ultimi tre righi “Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra, no alla violenza, sì al dialogo, sì alla pace!” sono tratti dal messaggio papale all’Angelus del 9 agosto 2015, a settant’anni dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
Dal 2016 il Comune di Monteleone ha poi istituito per l’8 marzo un pubblico riconoscimento a donne distintesi per il loro impegno a favore della pace e della nonviolenza.
Sono state già premiate negli anni:
Suor Rita Giaretta, orsolina, fondatrice a Caserta di Casa Rut
La dott.ssa Angelica Romano presidentessa nazionale di un Ponte per…
Bernice King figlia minore di Martin Luther King
La senatrice Albertina Soliani presidentessa dell’ Istituto Alcide Cervi.
Linda Maggiori giornalista di inchiesta, autrice del libro Mamme ribelli.
Per il 2025 il Comune di Monteleone e la Regione Puglia attribuiranno il Premio di donna per la pace e la nonviolenza alla dott.ssa Lucia Capuzzi, redattrice di “Avvenire” e alla dott.ssa Khady Sene direttrice della Caritas della Diocesi di Foggia-Bovino.
Il premio a Lucia Capuzzi è un riconoscimento al suo instancabile e sincero impegno di giornalista di pace, sensibile al ruolo svolto dalle donne in aree di guerra per mitigare la violenza e avviare processi di dialogo tra le parti in conflitto e di riconciliazione. Khady Sene si è distinta nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti, prima donna, immigrata senegalese, a divenire direttrice di una Caritas diocesana.
Il premio sarà loro consegnato la mattina dell’8 marzo festa internazionale delle donne, in una pubblica cerimonia che si svolgerà con inizio alle ore 10 presso l’auditorium scolastico del Comune di Monteleone di Puglia in presenza di sua Eccellenza il vescovo di Foggia mons. Giorgio Ferretti, del vice-presidente della regione Puglia on. Raffaele Piemontese, della Dirigente scolastica prof.ssa Roberta Saccinto, della dott.ssa Angela Zammuto, educatrice del Centro Gandhi di Pisa, del sindaco di Monteleone Giovanni Campese.