ITALIA-BIRMANIA.INSIEME, a seguito del recente varo della King Thalun, la più grande fregata militare birmana da 135 metri, che monta un cannone multiuso OTO Melara da 76 mm, ha scritto oggi al Ministro degli Esteri Tajani, al Ministro della Difesa Crosetto, al Presidente del Comitato Sicurezza Finanziaria, incaricato di controllare il rispetto delle sanzioni europee, per chiedere come sia stato possibile che, nonostante l’embargo europeo sulle armi verso la Birmania/Myanmar, in atto dagli anni 90, tale fregata della sia equipaggiata con un cannone OTO Melara e che tale tipo di cannone  sia  stato montato nel corso degli anni su altre navi militari birmane, come la fregata Aung Zeya, la fregata Anawratha e la corvetta UMS Kyansitta.

ITALIA-BIRMANIA.INSIEME chiede inoltre di conoscere se vi sia stata una autorizzazione in deroga da parte del governo italiano o, come già in passato è avvenuto per altre attrezzature militari, se l’importazione sia avvenuta attraverso reti di broker privati, o attraverso triangolazioni, cosa che comunque mette in evidenza l’assenza della necessaria due diligence da parte della OTO Melara. ITALIA-BIRMANIA.INSIEME chiede inoltre di conoscere quali misure il governo italiano intende adottare in considerazione della evidente e reiterata violazione delle norme europee in materia.

Come è noto in Birmania /Myanmar la popolazione è vittima da quattro anni di quotidiani attacchi dell’esercito, di bombardamenti della aviazione e della marina militare della giunta, che hanno provocato la distruzione di migliaia di villaggi e l’uccisione di decine di migliaia di civili, persino nei campi per sfollati. Recentemente, inoltre, il Procuratore Generale della Corte Penale Internazionale ha chiesto un mandato di cattura per il capo della giunta Generale Min Aung Hlaing, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità.

ITALIA-BIRMANIA.INSIEME sottolinea che in questi quattro anni di durissima e violenta dittatura, la giunta ha consolidato il suo status di focolaio di criminalità transnazionale.

Considerando anche il ruolo potenziale che la Birmania/Myanmar ha nell’Indopacifico e i legami che Cina e Russia hanno con la giunta militare birmana per il controllo di questa area chiave, sarebbe importante che il nostro governo, decida in questo anno cruciale per il futuro democratico di questo paese, di sostenere fattivamente l’opposizione democratica e il Governo di Unità Nazionale nella loro impari lotta per la democrazia.

Cecilia Brighi
Segretaria Generale
ITALIA-BIRMANIA.INSIEME