CONTRARIETÀ DEL M.I.R. ALLA PARTECIPAZIONE DI STUDENTI ALL’INIZIATIVA ‘LE ALI DELLA PACE’ NEL COMANDO DELL’AEROPORTO MILITARE DI NAPOLI

In relazione alla manifestazione “Le ali della pace” – Incontro con gli studenti, prevista per 24 gennaio p.v. presso il Comando dell’Aeronautica Militare di Capodichino ‘Ugo Niutta’ di Napoli, il Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR Italia), – la più antica organizzazione italiana per la pace e la nonviolenza, ha espresso in una sua nota contrarietà ad un’iniziativa del tutto inappropriata che, ancora una volta, coinvolge alunni delle scuole primarie e studenti di istituti superiori della Città Metropolitana di Napoli in manifestazioni di stampo militarista, promosse dalle nostre forze armate.

«Non si può fare a meno di sottolineare – dichiara Ermete Ferraro, Presidente del MIR Italia e responsabile del MIR Napoli – come appaia mistificante già dal titolo (Le ali della pace) una manifestazione che intende portare scolaresche in visita ad un Comando dell’Aeronautica militare, col dichiarato intento di far riflettere questi minori sulla ’convivenza pacifica fra i popoli’, ma, paradossalmente, in una struttura di natura bellica al servizio della difesa aeronavale non solo italiana ma anche USA e NATO».

Nella lettera – inviata ai dirigenti scolastici dei quattro istituti scolastici coinvolti – si manifestano dubbi sul valore educativo, didattico e culturale di un’iniziativa di sapore propagandistico, che porta scolaresche in un Aeroporto militare per parlare di ‘convivenza pacifica’, peraltro con interlocutori eterogenei, fra cui un dirigente d’azienda, un docente universitario, una cantante, un esperto in medicina dei disastri e perfino un pasticciere pluristellato.

«Di fronte a questa ulteriore mistificazione della reale funzione delle forze armate – ha concluso Ferraro – chiedo ai Dirigenti Scolastici di motivare la loro decisione ed auspico invece che revochino la partecipazione di studenti della Repubblica che costituzionalmente “ripudia la guerra” ad un’iniziativa di dubbia coerenza con la funzione della scuola come educatrice alla pace.