Ormai sono trascorsi 135 anni da quel 29 dicembre del 1890, quando la tribù nativa dei Miniconju, appartenente alla nazione Lakota, del vecchio capo Piede Grosso, uscita dalla riserva di Pine Ridge, nel Sud Dakota, venne bloccata da ingenti reparti di cavalleria delle giubbe azzurre e spinta verso la valle del Wonded Knee.

C’erano quasi cinquecento soldati, guidati dal generale James Forsyth, a fronteggiare meno di un centinaio di guerrieri, solo in parte armati di fucili, e circa duecentocinquanta fra donne, bambini, vecchi e malati.

Venne dato l’ordine di disarmare gli indiani. E questi, vedendosi circondati e, per giunta messi sotto tiro da due mitragliatrici, deposero i pochi fucili per terra. A dare l’innesco al massacro pare sia stata la mancata esecuzione dell’ordine da parte di un giovane sordo. Venne colpito ed iniziò la strage.

Le cifre del massacro sono di quasi trecento indiani morti, di cui duecento fra donne e bambini, a fronte di venticinque soldati americani morti, parrebbe in larga parte per fuoco amico, ovvero colpiti per errore dalle mitraglie.

Venti militari statunitensi sono stati insigniti con una medaglia d’onore per quell’eccidio. A centotrentacinque anni di distanza, ancora e dopo lunghi tentativi, le associazioni dei nativi americani chiedono il ritiro di quelle medaglie, perché non ci può essere onore, ma solo orrore, per Woonded Knee.

Ma le istituzioni statunitensi non hanno smesso di perseguitare gli indiani: l’attivista storico dell’American Indian Movement, Leonard Peltier giace da cinquanta anni in carcere per l’omicidio di due agenti dell’FBI, senza prove effettive e grazie a ricostruzioni controverse. Molte associazioni indigene e per i diritti civili, tra cui anche Amnesty International continuano a chiederne la grazia in quanto Leonard Peltier è ormai ottantenne e con gravi problemi di salute, aumentati dalla vita da recluso.

Quel massacro, ormai lontano nel tempo, non può che riecheggiare nei crimini di guerra odierni a Gaza, così come in Ucraina, in alcune regioni del Centro-africa e in varie parti del mondo.

Sembra che le cose non siano poi molto cambiate in questi 135 anni e gli Stati Uniti d’America continueranno ad avere un ginocchio ferito.