La manifestazione pacifica di Extinction Rebellion al mercato di Mestre di questa mattina si è conclusa con l’intervento di agenti della Digos che hanno trasferito in Questura uno degli attivisti e trattenuto in stato di fermo per oltre un’ora tutte le persone coinvolte, requisendo loro i documenti di identità.

L’episodio si colloca in una serie di procedure illegittime che le Questure di tutta Italia stanno ormai attuando sistematicamente per intimidire chi protesta, negando di fatto il diritto costituzionale di manifestazione del libero pensiero. Fermi in Questura che durano ore, denunce pretestuose, che vengono regolarmente archiviate dalle Procure, ma che sono sufficienti a giustificare la valutazione di pericolosità sociale sulla base delle quali i Questori notificano fogli di via. Atti gravemente limitanti la libertà delle persone, che vengono espulse dalle città e alle quali viene vietato di tornarci per un periodo di tempo che può arrivare fino a quattro anni.

Proprio la violazione di un foglio di via illegittimo è la ragione per cui una delle persone è stata trasferita in Questura questa mattina: per la notifica di una denuncia, l’ennesima, per violazione del foglio di via di una anno dal Comune di Venezia, di cui fa parte anche Mestre, in scadenza tra 10 giorni. Un foglio di via illegittimo, in quanto basato su una valutazione arbitraria di pericolosità sociale, fatta applicando a chi manifesta in maniera nonviolenta misure restrittive pensate dal legislatore per prevenire condotte gravi e antisociali, come quelle derivanti dai reati di mafia. Inoltre il trasferimento in Questura costituisce un abuso, dal momento che la persona aveva fornito i documenti già in piazza.

“Le Questure e la Digos procedono con denunce che sanno essere pretestuose, che sanno verranno archiviate dalle Procure. Ma l’obiettivo non è portare a processo gli attivisti, ma costruire per ciascuno una storia di polizia, fatta di denunce ormai archiviate ma che rimangono registrate nei database delle polizia e che vengo quindi usate per attribuire un giudizio di pericolosità sociale su cui assegnare misure restrittive come i fogli di via” dichiara Annalisa, del gruppo legale di Extinction Rebellion. “La valutazione della condotta di una persona viene sottratta alla Magistratura e delegata ai Questori, che dipendono direttamente dal Ministero dell’Interno e dal Governo. La separazione dei poteri, uno dei principi cardine delle democrazie liberali, viene violato, e la libertà delle persone, il bene più prezioso, calpestata”.