Dopo il ricorso del luglio scorso alla Commissione Europea contro il Governo Italiano per violazione dei diritti nazionali di imprese, professionisti e privati in materia di Superbonus, si attende una interrogazione parlamentare alla Commissione Europea: è questo l’auspicio della associazione CANDE, Class Action Nazionale dell’Edilizia, a cui aderiscono 250 imprese da nord a sud della Penisola. E’ quanto emerso nell’incontro promosso al Parlamento Europeo a cui hanno preso parte Roberto Cervellini, presidente CANDE, Stefano Sylos Labini, del Gruppo Moneta Fiscale, Gaetano Pedullà, europarlamentare Movimento 5 Stelle, Agostino Santillo, deputato Movimento 5 Stelle, Pasquale Tridico, capo delegazione M5 Stelle Europa, Andrea Fragasso Direttore III Millennio TV, che ha coordinato i lavori.
“Quanto accaduto per il Superbonus – ha dichiarato Roberto Cervellini – è gravissimo ed la causa principale del crollo del comparto edile in Italia che il CRESME stima del 16,9% nel 2024 e del 21,1% nel 2025, secondo i dati del XXXVII Rapporto Congiunturale appena presentato. Le norme nazionali italiane hanno infatti prima incentivato e poi di fatto soppresso, in corso d’opera, un progetto mirato alla riqualificazione energetica e sismica dei fabbricati italiani, mettendo in moto un processo di interventi in edilizia, che poi è stato bloccato dalla mannaia di ben 37 modifiche normative in 3 anni, praticamente la media di una al mese, che hanno impedito l’acquisizione dei crediti maturati, con danni incalcolabili per le imprese, professionisti e cittadini e gravi conseguenze sull’occupazione”.
“Il governo Meloni col Superbonus ha fatto solo pasticci – ha detto nel suo intervento Gaetano Pedullà, europarlamentare Movimento 5 Stelle – e ha mandato al lastrico migliaia di imprese edili: al Parlamento europeo abbiamo organizzato un tavolo tecnico con l’associazione CANDE. Noi siamo pronti a difendere questa misura a livello europeo dove, per altro, è stata presa come esempio di buona pratica per l’efficientamento energetico delle nostre casa. Ringraziamo il deputato del Movimento 5 Stelle Agostino Santillo per la sua presenza al tavolo e il Presidente di Cande Roberto Cervellini per la sua iniziativa. Approfondiremo la proposta emersa al tavolo, di interrogare la commissione europea sul Superbonus. Il Movimento 5 Stelle non lascerà le imprese da sole”,
Oggi l’opinione pubblica è convinta che il Superbonus sia stato un “regalo” per certi soggetti e una operazione di mera speculazione. Tutt’altro: il Superbonus è invece di interesse pubblico nazionale ed europeo, poiché mira alla riqualificazione energetica e strutturale dei fabbricati residenziali e non, al risparmio energetico, all’abbattimento delle emissioni di CO2, così come stabilito e pianificato dalle norme transnazionali ONU e UE, Non solo, ma ha avuto impatto positivo sul comparto e sull’economia nazionale, come ha evidenziato lo stesso CRESME, secondo cui nel 2023 il fatturato del comparto edile ha toccato i 311 miliardi di euro, un risultato mai raggiunto prima,e che rappresenta il 17% del PIL nazionale.
La situazione di fatto è “precipitata”, se così si può dire, con l’emanazione del DL 39 del 29 marzo 2024, che ha bloccato definitivamente la possibilità di cessione dei crediti di imposta edilizi già maturati, fino a renderli “sprecabili” e non più rimborsabili, come ad esempio l’inserimento ex novo del comma 3 ter all’art. 121 del DL 34/2020, che dispone sulla quota dei crediti di imposta non utilizzati nell’anno, affinché non possa essere usufruita negli anni successivi e non possa essere richiesta a rimborso.
Lo scenario che si prospetta è drammatico: in seguito alle restrizioni normative e la non programmazione per lo stesso comparto nell’ultima Legge di Bilancio induce le imprese a rallentare o addirittura a chiudere, con conseguenze inimmaginabili non solo sul comparto, ma sull’economia nella sua interezza.