Martedì pomeriggio, SOS Humanity ha effettuato una drammatica operazione di salvataggio in acque internazionali, a sud-ovest di Lampedusa. 83 persone, tra cui alcuni minori non accompagnati, sono state tratte in salvo da una situazione di pericolo in mare. Più di una dozzina di loro è stata trovata in condizioni critiche, con necessità di cure mediche in un ospedale a terra.

Intorno alle 14:30 CET, la richiesta di soccorso da parte della hotline di emergenza Alarmphone ha raggiunto il ponte della Humanity 1 e la nave di soccorso ha fatto rotta, raggiungendo l’imbarcazione in legno blu intorno alle 16:00 CET. L’equipaggio ha iniziato immediatamente le operazioni di salvataggio. La grande barca di legno, sovraffollata, stava già affondando. Nessuna delle persone a bordo indossava giubbotti di salvataggio. L’equipaggio ha effettuato il complicato soccorso in condizioni di maltempo e con onde alte due metri. A causa delle condizioni di salute critiche delle persone in pericolo, i membri dell’equipaggio hanno attivato il piano di emergenza medica.

Il soccorso è stato completato alle 17:30 (CET) e tutte le 83 persone sono state portate a bordo dell’Humanity 1. Tutti i sopravvissuti soffrivano di esaurimento, disidratazione e ipotermia. Le persone in condizioni critiche erano gravemente ipotermiche, alcune erano incoscienti e ad altre è stato necessario somministrare ossigeno perché avevano inalato acqua di mare. Le autorità competenti sono state informate immediatamente. Tutti i sopravvissuti hanno ora urgente bisogno di un luogo sicuro vicino dove poter sbarcare e ricevere cure mediche adeguate. Le richieste alle autorità italiane di assegnare un luogo sicuro per il rapido sbarco delle persone salvate sono rimaste finora senza risposta. Questo ritardo sta mettendo a rischio il benessere delle persone.