Il nuovo premier, dopo una consultazione con i capi delle milizie al vertice del potere in Siria, ha nominato i ministri degli esteri e della difesa.
Il Ministro della Difesa, nella sua prima dichiarazione, ha informato che tutti i combattenti confluiranno nei ranghi dell’esercito e delle forze di sicurezza, sotto una direzione unica.
Si susseguono dichiarazioni improntate a dare un’immagine di normalità e moderazione, ma non riescono a nascondere i fatti gravi che stanno avvenendo lontano dalla capitale. Sono centinaia le denunce di aggressioni contro minoranze alauite e cristiane ad Aleppo, Homs e Latikia. Oltre all’offensiva contro i curdi nel nord est appoggiata dall’esercito turco.