Il Senatore Gasparri mente sapendo di mentire, consapevole di avere l’immunità parlamentare, quando continua a infangare Sea Watch e le altre Ong impegnate nella doverosa attività di soccorso in mare. Da parte di Sea Watch non c’è mai stato alcun “incoraggiamento ai trafficanti di persone”, nessun “fattore di attrazione per l’immigrazione”, nessun “traffico telefonico e comunicativo dimostrato” e nemmeno “azioni di concorso morale e materiale con chi lucra sulla disperazione degli immigrati.”
Quelle di Gasparri sono accuse gravi e infondate. La verità è che nonostante le tante inchieste giudiziarie aperte in questi anni, nessun contatto con i trafficanti è mai stato agli atti e nessun soccorritore è mai stato condannato.
La vecchia teoria del “pull factor”, ossia l’idea che le Ong costituiscano un fattore di attrazione per le partenze è priva di ogni fondamento, come dimostrano i numeri ed è stata perfino rinnegata dall’Agenzia Frontex che l’aveva proposta.
Quello che invece sappiamo con certezza è che migliaia di persone sono morte annegate nel Mediterraneo in questi anni e le ONG hanno cercato – obbligate anche dalle convenzioni internazionali – di ridurre questa tragedia. Non abbiamo ridotto i numeri di questa strage se non in minima parte, a causa degli ostacoli posti al soccorso in mare anche dai governi sostenuti dal Senatore Gasparri.