Gentili Onorevoli,
Noi, cittadine e cittadini aderenti alla Rete dei Comitati della Città metropolitana di Milano, impegnati per il miglioramento della qualità della vita quotidiana nei nostri quartieri e fortemente preoccupati per il futuro stesso della nostra città e dei centri urbani sottoposti a cementificazione e a consumo di suolo ormai non più sostenibili, ci rivolgiamo a Voi chiedendoVi di svolgere la Vostra funzione di rappresentanti del popolo nell’interesse generale e per il bene comune.
Nel nostro Manifesto – che sottoponiamo alla Vostra attenzione – sono delineate proposte per una città diversa, in cui il consumo di suolo venga azzerato e la pianificazione urbanistica diventi uno strumento per la conversione ecologica fondata principalmente sulla cura e la naturalizzazione dell’ambiente urbano, sulla giustizia sociale e sul diritto all’abitare per tutte e tutti.
Drammatica è la situazione in cui si trovano le città, con in testa Milano e i centri urbani della Lombardia, sottoposte a una dilagante ed irrefrenabile cementificazione distruttiva di suolo in modo irreparabile: nel 2023 in Italia 72,5 kmq di terreno sono stati coperti di cemento e asfalto, 2,3 mq al secondo!
Nell’arco dell’ultimo decennio, a fronte di una diminuzione di popolazione, si verifica un aumento esorbitante di consumo di suolo che aggrava le condizioni climatiche e idrogeologiche.
Su 300 mila kmq, mentre la media nazionale di consumo di suolo raggiunge il 7,16%, in Lombardia si arriva al 12,19%! (Dati ISPRA).
Milano ha una dotazione arborea del 17% del suo territorio, a fronte della media europea del 28%.
A Milano l’aria tossica, al 7 dicembre scorso, ha sforato di 53 giorni la soglia consentita. I danni alla salute sono enormi: uno studio dell’Agenzia di Tutela della Salute ATS Milano certifica che si muore di polveri sottili (13%) e di biossido di azoto (10%). Tra le cause principali dell’inquinamento e dell’avvelenamento dell’aria, oltre ai combustibili fossili e al traffico autoveicolare, all’agricoltura e all’allevamento industriali/intensivi, è da annoverare la cementificazione e il “rito” dell’urbanistica ambrosiana fa la parte del leone.
Noi, cittadine e cittadini che viviamo e operiamo a Milano e nella sua area metropolitana, riteniamo e denunciamo che il “sistema” di governo del territorio da parte delle diverse giunte amministrative succedutesi negli ultimi trent’anni, sia in modo predominante e sfacciato caratterizzato dall’obiettivo principale di promuovere e difendere gli interessi privati della rendita fondiaria e del capitale finanziario e immobiliare, non solo dei grandi fondi ma anche delle società cooperative di edilizia cosiddetta convenzionata, a danno della qualità della vita quotidiana, dell’interesse generale e del patrimonio pubblico di beni e servizi e del diritto primario alla salute, alla casa e agli spazi verdi.
Ci permettiamo di informarvi che l’intervento della magistratura su molti casi di costruzioni tramite semplice S.C.I.A. (Segnalazione certificata di inizio attività), senza autorizzazione regolamentare e priva di piani attuativi specifici per garantire e attuare servizi infrastrutturali e sociali (verde, scuole, biblioteche, marciapiedi, parcheggi, strade ecc.) è da noi pienamente condiviso e sostenuto, anche attraverso nostre segnalazioni alla Procura di Milano di cantieri edili di dubbia regolarità o di palese violazione delle stesse norme previste dai piani di governo del territorio comunale metropolitano regionale.
Questa nostra iniziativa è stata denominata Okkio al Cartello: esempio di partecipazione democratica attiva e consapevole, come previsto dalla Costituzione (art. 3), che i rappresentanti delle istituzioni dovrebbero accogliere e apprezzare.
Riteniamo doveroso rammentarVi che il potere politico (esecutivo e legislativo) non può e non deve assumere iniziative tendenti a ostacolare o addirittura fermare l’operato dei giudici inquirenti, nel rispetto della divisione e dell’autonomia dei poteri e del loro reciproco equilibrio.
Il ddl. N. 1987 – Disposizioni di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia – approvato alla Camera dei Deputati il 21 novembre scorso e in questi giorni in discussione al Senato, costituisce una specie anomala di condono gratuito o di sanatoria generalizzata in tutto il territorio nazionale, e in particolare nella città di Milano, che ha subito e subisce ingenti danni ambientali, materiali e finanziari.
Inoltre sconvolge l’intero sistema legislativo riguardante l’urbanistica che, nonostante limiti e inadempienze, costituisce un argine alla cementificazione e alla speculazione edilizia.
Oltre agli artt. 9, 41 e 42 della Costituzione, ci permettiamo di citare le leggi fondamentali – la legge n.1150/1942, a livello regionale lombardo, l’art.77/L. n. 12 del 2005 “tutela dei beni ambientali e paesaggistici” e diverse sentenze della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato – che impongono il rispetto delle norme in merito all’altezza delle edificazioni e alla distanza tra fabbricati a salvaguardia della “salubrità”, “sicurezza” e “tutela dell’ambiente”.
Ci permettiamo di rammentarVi, Onorevoli deputati e senatori, che, approvando e varando questa legge, state compiendo un atto molto grave non solo contro la magistratura, ma un vero e proprio vulnus alla certezza del diritto.
La vostra deliberazione si configura inoltre come una copertura “legale” e un incentivo all’insensato consumo di suolo e alla devastazione cementificatrice di Milano e delle città del nostro Paese: l’esatto contrario di una urgente e buona politica legislativa di contrasto ai cambiamenti climatici, di salvaguardia e cura dell’ambiente urbano.
Con questa nostra lettera Vi chiediamo di:
- non procedere all’approvazione definitiva di tale sciagurata legge e di valutare attentamente tutte le implicazioni negative che essa comporterebbe, non esclusi vizi
- esaminare i quattro progetti di legge sulla riduzione/azzeramento di consumo di suolo, che giacciono nei cassetti, e quindi varare una nuova legge urbanistica fondata sulla conversione ecologica e rispettosa degli articoli fondamentali della nostra
- avviare con urgenza un’indagine sullo stato dell’urbanistica nei centri urbani e metropolitani, sull’alienazione e (s)vendita del patrimonio pubblico, anche di quello
- censire il patrimonio immobiliare pubblico e privato, i vani vuoti e la dotazione di edifici da mettere a disposizione delle fasce povere e deboli della popolazione, nella direzione di garantire a tutte le persone il diritto all’abitare e al vivere con pari dignità.
In perfetta sintonia con le posizioni espresse nel precedente appello di 140 docenti, Vi chiediamo infine di essere ascoltati, in quanto cittadine e cittadini rappresentanti di istanze, richieste e proposte di interesse generale e per il bene comune.
In attesa di un riscontro, i nostri migliori auguri di buon lavoro
Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano
Associazione Amici Parco Nord
Associazione Parco Piazza d’Armi-Le Giardiniere
Azioniamo
Baiamonti Verde Comune
Che ne sarà di Città Studi
Comitato Difesa Ambiente Zona 5
Comitato Cittadini Crescenzago
Forum Civico Metropolitano
Comitato Cittadini per Piazza d’Armi
Comitato Coordinamento San Siro
Comitato La Goccia
Comitato Milanese Acquapubblica
Comitato per la Difesa del centro balneare Romano
Comitato Popolare del Casoretto
Comitato popolare per la difesa del bosco di via Falk
Comitato Torre di Via Stresa-Torre Insostenibile Coordinamento Tutela Parco Ovest
No asfalto tutela strade lastricate
Proteggiamo il Monte Stella
Salviamo Benedetto Marcello
Salviamo il Parco Bassini
Salviamo il Pratone
Associazione Greensando
Mail: cittadinicomitati@gmail.com