Nella notte la nostra nave veloce Aurora ha trovato 47 persone su un’imbarcazione che undici ore prima era stata avvisata e segnalata dal nostro aereo Seabird. Erano in mare da 2 giorni e mostravano i primi segni di ipotermia, mentre la loro barca stava imbarcando acqua.
Abbiamo distribuito salvagenti e coperte termiche, avvisando Malta e l’Italia perché giungessero in soccorso, come prevedono le regole del decreto Piantedosi. Per due ore abbiamo aspettato insieme alle persone, ma nessuno è venuto ad aiutarle.
Come sempre quando gli Stati non rispondono è la società civile ad intervenire. Abbiamo preso a bordo tutte le persone e poco dopo le autorità ci hanno ordinato di portarle a Pozzallo.
Nelle stesse ore altre 2 imbarcazioni note alle autorità sono state ignorate. Circa 35 persone sarebbero disperse, e le restanti catturate dalle cosiddette guardie costiere libiche e tunisine per essere riportate alle persecuzioni da cui fuggivano.