L’8 dicembre per il Movimento No TAV è un momento di ricordo della grande giornata di lotta e resistenza del 2005 ma è soprattutto uno sguardo che dal passato volge al futuro per continuare la battaglia contro il progetto della nuova linea ad alta velocità Torino Lione, un Crimine Ambientale.

Ancora una volta questa data ci ricorda che la nostra lotta è più che mai attuale e viva, e rafforza la nostra solidarietà con le altre lotte nazionali e internazionali contro le Grandi Opere.

Il cambiamento climatico in atto ha delle conseguenze terribili: siccità, piogge e inondazioni, temperature anomale, scioglimento dei ghiacciai e perdita di biodiversità all’interno dei territori sono solo alcune di queste.

Le nostre montagne, violentate dai cantieri TAV, sono l’esempio di questa devastazione che influirà negativamente sulla nostra salute e sul suolo prosciugando le falde acquifere del territorio.

Anche nella Val Maurienne in Francia i comitati territoriali e alcune amministrazioni si sono mossi negli anni e si stanno mobilitando ancor di più per denunciare le conseguenze idrogeologiche della costruzione del tunnel ferroviario Torino-Lione, costituendo con noi un fronte comune.

Allo sperpero di denaro pubblico e alla distruzione dei territori si accompagna la crescita delle disuguaglianze sociali sempre e politiche governative in Italia e in Francia volte a ledere la libertà di espressione del dissenso e a criminalizzare la povertà e l’immigrazione.

L‘appuntamento dell’8 dicembre 2024 – 15a Giornata di Lotta Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, si inserisce inoltre in un quadro mondiale caratterizzato da guerre e nuovi colonialismi. L’occidente bianco e suprematista continua a voler ridisegnare l’ordine mondiale, basti pensare allo sterminio in atto del popolo palestinese. Cresce la produzione e il commercio delle armi mentre gran parte dell’umanità è costretta alla fame e all’esodo forzato.

Anche il progetto TAV Torino-Lione fa la sua parte in quanto, come infrastruttura TEN-T a duplice uso civile-militare sarà adatto al trasporto di armi, una prospettiva in sintonia con gli attuali venti di guerra che stanno determinando la trasformazione dell’industria e della ricerca torinese, prima volte alla produzione di automobili, a polo bellico.

L’invito per tutt* per questo 8 dicembre 2024 è quello di raggiungere Susa e la Valle che resiste, per la grande Manifestazione popolare e per le tante altre iniziative che attraverseranno la nostra terra in quei giorni.

Il 6 – 7 – 8 dicembre 2024 saranno giornate di lotta, dibattito, socialità, prepariamoci tutti ad un lungo fine settimana di unione e lotta!

Movimento NO TAV