Mai più coercizione e abuso: Giorgia Ghizzoni rivoluziona la relazione tra essere umano e cavallo attraverso l’addestramento consensuale e innovativo.
Si chiama Giorgia Ghizzoni, è italianissima di Carpi ma vive negli States, in Colorado, dove ha approfondito i suoi esperimenti nell’addestramento dei cavalli e ha creato una realtà a dir poco rivoluzionaria nel mondo equestre.
Dalla notte dei tempi il cavallo ha accompagnato gli esseri umani negli stadi evolutivi della civiltà, ma sempre piegato alle loro volontà e utilizzato o come mezzo di trasporto o come aiuto nel lavoro agricolo e di pastorizia. Per secoli e secoli i metodi utilizzati per addestrare i cavalli sono stati coercitivi e abusanti. Gli speroni sugli stivali e il frustino ne sono strumenti eloquenti.
Oggi fortunatamente abbiamo mezzi di trasporto e mezzi agricoli automatizzati; il cavallo dunque ha un posto diverso nella vita dell’umanità, è il compagno di galoppate ricreative o di competizioni sportive. I metodi coercitivi e abusanti però purtroppo vengono ancora utilizzati.
Proprio su questo tema Giorgia Ghizzoni rivoluziona la visione e lo fa in un tempo, il nostro, in cui si parla sempre di più della necessità di cambiare paradigma nel rapporto con gli animali all’insegna della sostenibilità.
Il suo amore viscerale per i cavalli e la sua passione per l’equitazione la mettono di fronte al problema etico dei metodi di addestramento, un tema tutto da rivedere. Giorgia studia, si documenta, sperimenta. Tenta vie di comunicazione alternative che possano creare un canale di condivisione emotiva tra uomo e animale. Inizia con la musica, suonando il violoncello al centro del maneggio e studiando le reazioni dei cavalli. Approfondisce la conoscenza della Natural Horsemanship, un approccio che negli ultimi 50 anni in Italia ha intaccato e ammorbidito i vecchi sistemi che da abusanti passano a diventare “meno invasivi”.
Ma a Giorgia ancora non basta e decide di mettere a punto un metodo che stravolge in modo radicale il rapporto tra essere umano e cavallo. Insieme a Elisabeth Riecks fonda Hata Equus, l’innovativa realtà nata in Colorado con cui le due addestratrici implementano un progetto pioniere di un nuovo modo di vivere la relazione con il cavallo. Si tratta di un percorso co-creativo e consensuale basato sulle più recenti scoperte e pubblicazioni scientifiche e che mette l’uomo da parte e il cavallo al centro.
Dal sistema “meno invasivo” dell’Horsemanship si passa a un metodo consensuale, collaborativo e piacevole per entrambi, cavallo e cavaliere. L’obiettivo è quello di creare esperienze che rispettino il benessere fisico, emozionale e psicologico del cavallo, rendendolo un partner attivo, calmo e felice. Passeggiate, salto di ostacoli, dressage, endurance o performance artistiche diventano così attività sostenibili e benefiche.
Questo è possibile ripensando le dinamiche tra animale ed essere umano. Invece della domanda tradizionale: “Cosa può fare il cavallo per me?” Giorgia e Elisabeth propongono: “Cosa possiamo co-creare insieme che sia piacevole per entrambi?”. Con radici profonde nella scienza e una visione etica e cavallocentrica, le fondatrici offrono una prospettiva che coniuga modernità e rispetto per il cavallo.
Giorgia Ghizzoni è un cervello in fuga negli States, che però riporta a casa le sue conquiste e in questi giorni sta offrendo la possibilità a molti amanti dei cavalli di approcciarsi al suo metodo attraverso alcuni workshop in Italia. Il prossimo si terrà a nord di Roma il 21 e il 22 dicembre. Si tratta di weekend full immersion che portano i partecipanti in un viaggio che lascia dietro le spalle i metodi basati sulla dominanza, i sensi di colpa e i dissidi interiori, verso un senso di competenza, coraggio, tranquillità, pura gioia e divertimento.