Nella mattinata del 21 dicembre una ventina di attivisti di Firenze per la Palestina ha manifestato con bandiere e striscioni presso il centro commerciale di Gavinana.

Alcuni hanno distribuito volantini in Piazza Bartali mentre altri sono entrati dentro la Coop e hanno tolto dal bancone le arachidi israeliane mettendole in un carrello.

Malgrado le richieste di soci e consumatori, che hanno raccolto migliaia di firme negli scorsi mesi, e malgrado le prescrizioni della Corte Internazionale di Giustizia, la Coop continua a commercializzare prodotti israeliani. Su uno di questi, le arachidi, ha posto perfino il proprio marchio, di cui i clienti si fidano. La provenienza da Israele è scritta molto in piccolo e può passare inosservata.

La Coop dichiara di avere a cuore i diritti umani, ma con le sue azioni testimonia il contrario sostenendo economicamente uno stato riconosciuto ormai in modo unanime colpevole di genocidio. La raccolta di cibo per Gaza da loro organizzata è una dimostrazione di cinismo: si arriva a sfruttare la sofferenza e la fame per farsi pubblicità ben sapendo che Israele impedisce deliberatamente l’accesso agli aiuti.

Clienti e soci rifiutano di essere complici del genocidio dei popolo palestinese. Per questo sopra le arachidi è stato apposto il cartello “prodotto israeliano, nuoce gravemente alla salute del popolo palestinese, del diritto internazionale, della nostra umanità. non comprarlo!”.

Firenze per la Palestina – 21 dicembre 2024

Qui il link alla petizione online.

https://www.change.org/p/diciamo-no-ai-prodotti-israeliani-nei-nostri-supermercati-fermiamo-il-genocidio