Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della associazione Faenza Eco-logica
(La foto inserita è una foto di repertorio di una centrale a gas inglese e non di quella a cui si riferisce l’articolo, che non ci è stata inviata).
“Centrale a biometano a Granarolo.
Un rischio per tutti: e ora dateci gli atti!
Come Faenza Eco-logica abbiamo oggi sollecitato l’amministrazione a darci gli atti relativi all’ampliamento della centrale a biometano, per i quali abbiamo fatto regolare accesso il 12 dicembre scorso.
Purtroppo ci è stato risposto che gli atti verranno dati solo il 7-8 gennaio, dimostrando scarso (se non nullo) interesse alla partecipazione pubblica.
Ricapitoliamo i fatti: Bioenerys e Bys, società controllate dalla Snam, che di agricolo hanno solo il nome, hanno acquistato nel 2023 la centrale a biogas di Granarolo.
L’11 dicembre 2024 alcuni cittadini di Granarolo, venuti a conoscenza per via informale di un possibile ampliamento, sono stati ricevuti dal sindaco Massimo Isola e dall’assessore Ortolani, i quali hanno confermato (a voce) l’intento di Snam di ampliare la centrale, circa 3 volte l’area attuale, trasformandola in centrale a biometano, alimentata da reflui zootecnici (pollina e liquami suini).
A quel punto sia i residenti sia noi di Faenza Eco-logica, così come Legambiente e il Tavolo Ambiente di Faenza, in data 12 dicembre abbiamo subito fatto accesso agli atti.
ll Comune ha aspettato fino al 19 dicembre prima di fare la notifica ai controinteressati (la Snam).
A quel punto la Snam aveva 10 giorni per opporsi.
Ieri 29 dicembre sono scaduti i 10 giorni, ma il Comune ha deciso di aspettare ancora, adducendo motivazioni “burocratiche”, festività ecc.
E’ vero che le amministrazioni hanno tempo 30 giorni dall’accesso agli atti, ma è pur vero che (su ammissione del sindaco, assessore e tecnici) la Snam ha richiesto e ottenuto una P.A.S procedura abilitativa semplificata.
Il tutto potrebbe essere autorizzato in appena 30 giorni senza alcuna partecipazione o informazione dei cittadini, senza passare nemmeno in consiglio comunale.
Potrebbero quindi iniziare i cantieri, ancora prima che i cittadini abbiano in mano qualche documento da contestare.
Noi crediamo che non si possa procedere a P.A.S., (che si fa per piccole opere), in caso di ampliamento di un grande impianto di biometano, peraltro su terreni con destinazione agricola, ai quali dovrà essere evidentemente cambiata la destinazione d’uso, con notevole impatto ambientale e dentro alla fascia di rispetto della ferrovia e del canale.
Perché il Comune ha autorizzato questa procedura semplificata, e perché tutta questa difficoltà ad inviarci documenti che gli uffici già hanno in mano ?
Diffidiamo l’amministrazione a concedere l’autorizzazione prima di averci dato gli atti, e chiediamo che ci siano lasciati almeno 30 giorni per studiarli e opporci anche legalmente.
Con questo ampliamento aumenteranno le emissioni climalteranti, inquinanti e gli odori sgradevoli, che possono arrivare a vari km di distanza, ben oltre il centro abitato di Granarolo fino a Cotignola, e a Faenza già pesantemente soffocata dalle centrali a biomassa.
Sarà consumato suolo a pochi metri dal canale emiliano romagnolo, in una zona già alluvionata, dove nessuno dovrebbe più costruire.
Aumenterà il rischio per la sicurezza visto che il biometano è esplosivo come il metano e la ferrovia è a pochi metri.
Il biometano verrà trasportato con enormi autocisterne su via Fabbra che è strettissima e dissestata da frane, se dovesse capitare un incidente cosa succederà?
E’ bene sapere che queste centrali a biometano sono inefficienti e sopravvivono solo grazie a lauti incentivi pubblici che fanno gola a potenti aziende come la Snam, che di agricolo, ripetiamolo, non hanno nulla.
Per approfondire il tema, sabato 11 gennaio 2025, ore 16,30 in piazza Manfredi 2 a Granarolo Faentino, presso la sede del quartiere di Granarolo abbiamo organizzato un’assemblea pubblica dal titolo “Centrale a biometano a Granarolo, un rischio per tutti”.
Con noi ci sarà il dott. Gianni Tamino, biologo ed esperto dei rischi delle centrali a biomassa e a biometano, membro del comitato scientifico di Isde (associazione medici per l’ambiente).
Invitiamo cittadinanza, politici e referenti della Snam ad intervenire per un dibattito pubblico e trasparente.
Organizzato da Faenza eco-logica
per info: 333 3520627 ”