L’Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS) è un progetto del Settore Politiche Sociali di Ferrovie dello Stato, realizzato in partenariato con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e la Cooperativa Sociale Europe Consulting, che ne coordina la Segreteria Nazionale e ne cura la direzione tecnica ed operativa.

L’Osservatorio, la cui direzione tecnica e operativa è affidata alla Cooperativa Sociale Europe Consulting, svolge la necessaria attività di coordinamento di tutti i centri e una costante attività di formazione per gli operatori degli Help Center, mediante l’organizzazione di seminari su specifiche tematiche del disagio sociale.

Suggerisce inoltre modelli di intervento e svolge analisi dettagliate nell’ambito del disagio sociale monitorando costantemente quantità e tipologia di disagio e relativi interventi effettuati.

Negli ultimi 20 anni le attività del Gruppo FS Italiane, insieme a ONDS, hanno fortemente contribuito ad aiutare le persone in difficoltà con una serie di iniziative mirate, grazie anche agli Help Center: un modello positivo e innovativo, adottato per primo da FS e poi ricalcato da altre imprese ferroviarie europee.

Ogni anno l’Osservatorio pubblica un rapporto con l’obiettivo di costruire un quadro chiaro, ricco e coerente delle azioni svolte in favore delle persone senza dimora e in stato di grave marginalità sociale che si rivolgono ai centri di ascolto presso le stazioni ferroviarie.

L’ultimo Rapporto presentato evidenzia una crescita del 5,5% rispetto all’anno precedente delle persone prese in carico dai 20 Help Center della rete dell’Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle Stazioni italiane, passando da 19.782 a 20.879 e portando così a 166.538 il totale delle donne e degli uomini in condizione di marginalità sociale estrema che dal 2016 hanno trovato un aiuto concreto negli spazi concessi in comodato d’uso gratuito dal Gruppo FS.

L’attività degli Help Center ha sempre come obiettivo la risposta ai problemi delle persone senza dimora che gravitano intorno alla stazione, ma si estende spesso significativamente nei suoi confini fisici e sociali rivolgendosi anche a categorie ulteriori di persone fragili: 1 solo Help Center si occupa infatti in modo esclusivo delle persone senza dimora e con disagio gravitanti intorno alla stazione, 1 centro rivolge la sua attenzione in senso più esteso ad altri target specifici identificati nella propria mission, mentre ben il 69,23% dei centri ha come obiettivo la risposta ai bisogni di tutte le persone in condizione di disagio presenti nel territorio di riferimento e il 15,38% non applica particolari controlli o restrizioni all’accesso ai servizi, rivolgendo potenzialmente l’azione a tutti coloro che possono averne bisogno.

I beneficiari diretti dei servizi di assistenza e accoglienza sono stati nel 2021 circa 110.000 per quanto riguarda gli interventi atti a soddisfare i cosiddetti bisogni primari, anche se questo dato non si riferisce ad un registro individuale e nominativo, ma somma le persone che hanno beneficiato di ciascuna tipologia di servizio inclusa nella categoria, con la possibilità che uno stesso individuo sia beneficiario di più servizi e venga computato più volte in tale numero.

Gli interventi consistono prevalentemente nell’erogazione di pasti perlopiù attraverso mense (87,39% degli utenti complessivi beneficiari di servizi che soddisfano i bisogni primari), messa a disposizione di docce e cura dell’igiene personale (7,01%), distribuzione di indumenti (3,10%), distribuzione di farmaci (2,18%) e in parte residuale di contributi economici una tantum.

A questi si aggiungono i quasi 3.000 beneficiari di servizi itineranti. Nell’ambito dell’accoglienza, invece, sono garantiti servizi notturni e diurni.

L’accoglienza notturna è stata offerta per l’84,81% degli utenti in dormitori (di cui ben il 41% in dormitori d’emergenza), mentre per il 12,58% in comunità residenziali e semiresidenziali, e per il 2,61% in alloggi protetti e autogestiti.

Le persone che hanno beneficiato dell’accoglienza diurna sono state invece coinvolte per il 76,54% in centri diurni, 13% in circoli ricreativi, per il 9,54% in attività laboratoriali ed il restante 0,85% in comunità residenziali.

Le attività di segretariato sociale hanno poi riguardato più di 29.000 persone, il 76,56% delle quali ha usufruito di servizi informativi e di orientamento socio-assistenziale, l’11,86% del supporto nell’espletamento pratiche, il 7,64% accompagnamento ai servizi del territorio, il 2,95% residenza anagrafica fittizia e lo 0,99% ha usufruito della domiciliazione postale.

Infine, i servizi di accompagnamento e presa in carico sono stati erogati a favore di oltre 5.000 beneficiari.

Il 46,93% delle persone sono state seguite in ambulatori infermieristici e medici, il 18,79% nella progettazione e personalizzazione, il 10,23% in consulenze educative, il 5,73% in attività volte all’intermediazione al lavoro e all’inserimento lavorativo degli utenti, il 4,98% in sostegno psicologico e 4,48% in consulenze psicologiche, il 4,26% in tutela legale, il 3,74% in custodia e somministrazione terapie ed il residuo 0,87% in sostegno economico strutturato.

Qui il Rapporto: https://www.onds.it/wp-content/uploads/2024/11/ONDS-report-ImpattoSociale-2022.pdf.