Diffondiamo due comunicati sull’arresto della giornalista Cecilia Sala, ribadendo la nostra ferma denuncia di ogni attacco alla libertà di stampa e di pensiero, da qualunque parte provenga

La giornalista italiana Cecilia Sala è stata arrestata in Iran. Il fatto risale al 19 dicembre, ma la notizia è stata diffusa soltanto ieri per volontà del ministero degli esteri in accordo con la famiglia. La diplomazia non ha dato i suoi frutti e la notizia è stata poi diffusa dallo stesso ministro italiano, Tajani, che ha espressamente sottolineato che la collega sta bene ed è stata visitata in carcere da una funzionaria dell’ambasciata italiana a Teheran. La giornalista italiana è trattenuta nel carcere di Evin, in una cella di isolamento.

Anbamed

Esprimiamo la nostra profonda solidarietà a Cecilia Sala che, come apprendiamo dal comunicato del Ministero degli Esteri di oggi, 27 dicembre, è stata arrestata a Teheran il 19 dicembre scorso e si trova nel carcere di Evin.
Di Cecilia Sala abbiamo apprezzato ed apprezziamo la determinazione a combattere per la libertà delle donne nel mondo mettendo a disposizione la sua competenza di giornalista libera, rigorosa, coraggiosa, la sua umanità.
Ci piace ricordare che nel 2022 ha vinto il Premio Giornalistico Nilde Iotti, per la sezione carta stampata, con l’articolo “Il grande Satana per noi. Intervista alla vicepresidente della Repubblica Islamica d’Iran” pubblicato su Vanity Fair.
L’arresto di Cecilia Sala è un pesante attacco al valore fondamentale della libertà. Siamo sicure che il Governo italiano stia operando con determinazione perché Cecilia torni presto tra noi.

Livia Turco – Presidente della Fondazione Nilde Iotti
(20+) Esprimiamo la nostra profonda solidarietà… – Fondazione NILDE IOTTI | Facebook