Discorso per l’incontro sul caso Peltier a Biella, Centro Territoriale Volontariato, Biella, 16 novembre 2024 Inizio con le parole che Alberto Perino, uno dei No Tav più conosciuti, recentemente scomparso, ha pronunciato a un certo punto del documentario Tutto è connesso:
“noi sappiamo che la Terra e l’Universo sono con noi.”
In questa frase si dice molto. C’è un cambio di passo sempre più necessario ma che tarda ad arrivare. Su questo la storia dei nativi americani ha molto da dirci. Ci racconta di una cultura che non vede l’uomo come essere superiore che plasma la natura, ma bensì l’uomo come parte del sistema naturale. Avevano ragione i nativi americani, l’unità tra uomo, terra e cielo è inscindibile. Scriveva Tavo Burat [ Gustavo Buratti, ambientalista biellese a cui il circolo è dedicato ndr] nel 2009 che, di fronte a questa involuzione, questa caduta che stiamo vivendo, bisogna tentare “di costruire degli sbarramenti lungo la discesa e, soprattutto, non un scendere, ma un risalire. In cerca di sorgenti.” Questa ricerca sarà una delle attività principali del nuovo Circolo dedicato a Tavo Burat, ora federato a Pro Natura. Abbiamo degli ottimi compagni di cammino. C’è la Trappa, tra le esperienze biellesi più significative. Con loro stiamo progettando un campo di volontariato per agosto/settembre 2025 in cui capire che cosa intendeva il Tavo in quel “risalire” e che cosa serve all’oggi. In particolare ai giovani, così difficili da coinvolgere ma così necessari alla risalita. Ci sarà anche, tra i nostri compagni di risalita, l’associazione Riabitare l’Italia con le analisi e gli spunti sull’Italia delle aree interne e il concetto di “metromontagna”. In particolare stiamo collaborando con Filippo Barbera, che verrà a Biella il prossimo 16 dicembre, invitato da noi e dal coordinamento per la Palestina, per presentare il suo libro “Piazze vuote”. Un libro che parla della regressione delle relazioni ma soprattutto di come riattivarci. Dedicheremo anche tempo, capacità e competenze all’educazione ambientale, agli interventi nelle scuole, alla ricerca di un rapporto necessario con le nuove generazioni. Per questo continueremo il lavoro iniziato sulla Ecologia Digitale dai Semi di Serra. Sopratutto terremo il punto sulle vertenze aperte e di cui, in primo luogo Daniele, si è occupato in questi anni come Legambiente Biella
  • La discarica di amianto a Salussola dove sono rimaste le propietarie di una azienda risicola a portare avanti la battaglia legale, ma hanno bisogno di sostegno e di mobilitazione.
  • L’inceneritore di Cavaglià, ora in fase di ricorso di A2A, che è dirimente per il futuro del territorio.
  • La diga in Valsessera, progetto che esprime ancora l’imperativo estrattivo che porta, però, solo allo spreco e alla malagestione delle risorse.
  • Anche l’estendersi dello sfruttamento delle superfici agricole come installazioni di impianti fotovoltaici è in cima alle nostre attenzioni e non mancheremo di farci sentire nei luoghi e nei tempi adeguati.
Insomma di lavoro ce ne ed è tanto. Le porte sono aperte.  E’ importante che un’associazione come la nostra esista e che prenda sempre più fiato, che cresca in adesioni. Quindi, tra terra e cielo, c’è un modo per essere uniti tra noi e con loro. Ettore