La Corte di Giustizia della Comunità degli Stati dell’Africa Occidentale ha condannato le leggi in vigore nella Sierra Leone, risalenti all’epoca coloniale, che criminalizzano il “vagabondaggio” il “bighellonaggio” così come altri comportamenti quali, ad esempio, “non dare una buona impressione di sé” o “agire in modo disordinato e ozioso”.
La Corte ha ordinato alle autorità sierraleonesi di prendere i provvedimenti necessari per rimediare a norme che ha giudicato discriminatorie contro le persone povere e i gruppi marginalizzati e in violazione del diritto alla libertà di movimento.
Amnesty International era intervenuta come “terza parte” nel corso del procedimento, sostenendo che le leggi in questione prendevano di mira le persone unicamente a causa del loro status o del loro aspetto.