Sabato 9 novembre al Cinema L’Aquila a Roma si è svolta un’assemblea partecipatissima sulla Palestina, per preparare una mobilitazione quanto più massiccia e unitaria possibile per il 30 novembre. Oltre 200 adesioni fra organizzazioni politiche, sindacali, associazioni, comitati non solo romani ma nazionali e internazionali, tutti a sostegno del popolo palestinese e della sua capacità di resistenza, che dura ormai da 76 anni e anche oltre a ben guardare la Storia!
Allargare il fronte della partecipazione attiva alle manifestazioni pro-Palestina è stato sin da subito l’obiettivo prioritario del Comitato promotore dell’assemblea. E forse stavolta si è riusciti nello scopo, magari non al 100%, viste alcune contestazioni; a modesto avviso di chi ha assistito all’intera assemblea, e non se ne è andato dopo aver parlato ( tipico vizio degli italiani, che sono cattivi maestri, tanto da essere copiati anche dagli altri), fino al 30 novembre si spera che le divergenze si possano ricomporre per fare un’unica manifestazione e non due come qualcuno paventa!
Convocare due manifestazioni nello stesso giorno sarebbe deleterio per la causa palestinese, possibile che non si riesca a capirlo? Tenere alta l’attenzione sulla Palestina, spingere i governi europei a non fornire armi ad Israele, fare pressione sull’ONU e la Corte Internazionale di Giustizia perché condannino e sanzionino Israele e riconoscano lo Stato Libero e Laico della Palestina sono obiettivi troppo importanti, che solo una mobilitazione di popoli può riuscire a far accogliere. Per non parlare degli obiettivi minimi umanitari quali il cessate il fuoco immediato e permanente, l’istituzione di corridoi umanitari, la fornitura di cibo, acqua, elettricità e assistenza sanitaria che oggi sono le priorità per salvare quante più vite possibili. Su questo la destra che ha da dire? Parlano di vita salvata quando si impedisce l’aborto e poi lasciano morire di fame, di sete, di freddo, di malattie i bambini palestinesi e i bambini di tante guerre sparse per il mondo: che ipocrisia!
Appuntamento quindi a Roma Sabato 30 novembre per una manifestazione nazionale contro il genocidio a Gaza, che finalmente raggiunga i numeri delle altre capitali mondiali! Ce lo auguriamo e facciamo anche come Pressenza un appello all’unità per la causa palestinese.