Come docenti della scuola pubblica consideriamo gravissimo l’episodio, avvenuto all’Expo Training 2024 di Milano, e divulgato dal quotidiano Domani, dove un gruppo di agenti delle forze dell’ordine sono stati visti e filmati da alcuni studenti di un liceo di Genova mentre insegnavano a loro coetanei e a ragazzi più piccoli a usare il manganello contro “i comunisti”, oltre ad essere stati sentiti pronunciare frasi sessiste sull’uso delle manette e “promuovere l’uso «gratificante» del taser”.

Siamo sempre stati contrari alla militarizzazione delle scuole, sia quella che vuole conquistare consenso alla divisa esaltandone il fascino sia quella che vuole esplicitamente reclutare giovani leve sia quella che invade ambiti propriamente educativi intervenendo contro il bullismo o contro la violenza di genere.

Ma all’Expo Training 2024 di Milano non si stava soltanto reclutando o catturando l’immaginario giovanile al fascino della divisa. Qui la divisa ha smesso di essere seduttiva per rivelare il suo vero volto: l’esibizione strafottente della violenza del manganello, con una arroganza derivante dalla sicurezza dell’impunità. Chi come noi per mestiere insegna la storia non può non avvertire l’ombra sinistra del tempo in cui l’intimidazione e la violenza hanno piegato il nostro paese a una dittatura fondata su crimini e prevaricazioni.

Siamo fieri che siano stati proprio delle/gli studenti sensibili e consapevoli a indignarsi e documentare questo gravissimo fatto che dimostra in modo lampante la nocività della presenza di forze armate e forze dell’ordine nelle scuole.

Chiediamo che il ministro competente sia immediatamente chiamato a rispondere in Parlamento e che sia aperta una inchiesta sull’accaduto.

La Scuola per la pace Torino e Piemonte