“La terza fase della campagna di vaccinazione antipolio inizierà domani (oggi, 2 novembre, ndr) in parte della Striscia di Gaza settentrionale, dopo essere stata rinviata dal 23 ottobre 2024 a causa della mancanza di accesso e di garanzie, di pause umanitarie complete, di intensi bombardamenti e di ordini di evacuazione di massa. Queste condizioni hanno reso impossibile per le famiglie portare in sicurezza i propri figli per la vaccinazione e per le squadre di vaccinazione svolgere i propri compiti.
La pausa umanitaria necessaria per condurre la campagna è stata assicurata, ma l’area della pausa è stata sostanzialmente ridotta rispetto al primo ciclo di vaccinazione nel nord di Gaza, condotto nel settembre 2024. Ora è limitata alla sola città di Gaza.
Sebbene nelle ultime settimane almeno 100.000 persone siano state costrette a evacuare dal nord di Gaza verso Gaza City per sicurezza, circa 15.000 bambini sotto i dieci anni nelle città del nord di Gaza come Jabalia, Beit Lahiya e Beit Hanoun rimangono ancora inaccessibili e non saranno raggiunti durante la campagna, compromettendone l’efficacia.
Per interrompere la trasmissione del poliovirus, almeno il 90% di tutti i bambini in ogni comunità e quartiere deve essere vaccinato, cosa che sarà difficile da raggiungere data la situazione.
La fase finale della campagna mirava a raggiungere circa 119.000 bambini sotto i dieci anni nel nord di Gaza con una seconda dose di vaccino antipolio orale di tipo 2 (nOPV2). Tuttavia, il raggiungimento di questo obiettivo è ora improbabile a causa dei limiti di accesso.
Nonostante la mancanza di accesso a tutti i bambini idonei nel nord di Gaza, il Comitato tecnico per la polio di Gaza (che comprende il Ministero della Salute palestinese, l’OMS, l’UNICEF, l’UNRWA) e i partner, ha preso la decisione di riprendere la campagna. L’obiettivo è quello di mitigare il rischio di un lungo ritardo nel raggiungere il maggior numero possibile di bambini con il vaccino antipolio e l’opportunità di vaccinare coloro che sono stati recentemente evacuati a Gaza City da altre zone del nord di Gaza.
“Per superare le sfide poste dalla situazione di sicurezza instabile e dal costante movimento della popolazione, sono stati sviluppati solidi micropiani per garantire che la campagna risponda ai significativi spostamenti di popolazione e agli sfollati nel nord, dopo il primo round di settembre.[…]
Come nelle prime due fasi, la vitamina A sarà somministrata anche ai bambini tra i due e i dieci anni nel nord del Paese, per contribuire a rafforzare l’immunità generale.[…]
Nonostante le sfide, l’OMS e l’UNICEF chiedono di rispettare le pause umanitarie per garantire il successo di questo secondo ciclo della campagna di vaccinazione antipolio. Questo è fondamentale per contribuire a frenare la diffusione della polio a Gaza e nei Paesi vicini”.
UNICEF/OMS