Stamani alcuni attivisti della rete Firenze per la Palestina hanno manifestato al Palacongressi di Firenze in occasione della giornata conclusiva del convegno “Conoscere e riconoscere l’infanzia” promosso dalla Regione Toscana. Un cartello recitava “Ri/conosciamo alcuni dei minori uccisi a Gaza dall’elenco dei loro nomi“. Accanto, un lunghissimo striscione con circa 6.000 nomi, meno della metà dei 12.500 che erano stati identificati al 25 febbraio 2024. In questo modo si è cercato di sensibilizzare e sollecitare le istituzioni a non dimenticare questa tragedia. Non possiamo parlare della salute dei bambini toscani mentre in altre parti del mondo le cure sono negate a decine di migliaia di altri bambini come a Gaza: oltre alle migliaia di bambini morti dobbiamo ricordare quelli rimasti mutilati nel corpo e nello spirito (magari amputati senza possibilità di un’anestesia), rimasti orfani, senza cibo, acqua, o una casa (le recenti tempeste hanno spazzato via anche molte delle precarie tende) e tutti i sopravvissuti a cui è negato il diritto di andare a scuola, costretti a vivere nel terrore di un ulteriore bombardamento o spostamento.
L’intervento ha attirato l’attenzione dell’organizzazione e dell’assessora regionale Alessandra Nardini, la quale si è fermata a parlare coi manifestanti ed ha voluto poi ricordare la situazione disperata della Striscia di Gaza durante il discorso introduttivo dei lavori della giornata.