Le condizioni generali in cui versa il nostro sistema sanitario, stante la situazione di politica economica di stampo neoliberista, rendono sempre più difficile – dal punto di vista sociale – l’accesso alla sanità pubblica. L’iniziativa promossa dagli Ambulatori popolari gratuiti costituisce una sorta di rete della cura dal basso, una offerta minima che rappresenta una risorsa essenziale per quanti hanno già rinunciato – e ai tanti che continuano a rinunciare in misura esponenziale – al ricorso delle cure mediche, dato lo stato d’incampienza reddituale per ricorrere all’offerta privatistica. La missione prefissata dalla costituenda Rete è quella di ridurre, quanto più possibile, le disuguaglianze nell’accesso alla salute, offrendo un’alternativa concreta e gratuita alle visite specialistiche e consulenze di sostegno oggi negate dal SSN.
Di fronte alla grave crisi del Sistema Sanitario Nazionale, la Rete vuole essere una prima risposta concreta sul campo a quelli che sono i nodi irrisoli di una società della cura sempre più assente, a cominciare dalla piaga delle lunghissime liste d’attesa e dal de-finanziamento progressivo della medicina pubblica intercorso in questi decenni, unico obiettivo “programmatico” perseguito da tutti i governi d’ogni colore succedutisi alla guida del paese. Ovvero, quello della cancellazione del diritto universale alla salute, in totale dispregio del principio costituzionalmente sancito – giusta art.32 COST – che assicura la tutela alla salute come diritto fondamentale di ogni essere umano.
Quindi, non è un caso che il progetto promosso è un’iniziativa finalizzata ad offrire assistenza sanitaria gratuita alle persone economicamente svantaggiate, garantendo l’accesso a cure mediche di qualità per chi ne ha più bisogno. Esso si fonda sulla fondamentale collaborazione di medici specialisti volontari che mettono a disposizione le proprie competenze in diverse discipline, per dare risposta alle necessità di salute della comunità.
L’offerta sanitaria degli ambulatori consiste in una vasta gamma di servizi, specificatamente:
- visite di medicina generale e consulenze specialistiche, accessibili a chi ha bisogno di supporto in diverse aree della salute;
- screening e prevenzione, con controlli regolari e mirati per prevenire e diagnosticare precocemente malattie croniche e patologie comuni;
- consulenze psicologiche e assistenza emotiva, per fornire supporto psicologico e benessere mentale, importante soprattutto per chi affronta situazioni di vulnerabilità economica;
- educazione sanitaria, attraverso incontri e workshop, promuovendo la prevenzione e il miglioramento degli stili di vita.
Insomma la Rete dei Volontari vuole mette al centro del progetto medici e specialisti di varie discipline (fra le altre: cardiologia, pediatria, ginecologia, dermatologia, etc.) che offrono in modo assolutamente solidaristico il proprio tempo e le loro competenze: “Grazie alla loro professionalità e al loro impegno – scrivono dalla Rete – riusciamo a garantire cure adeguate e personalizzate, facendo fronte alle diverse necessità di salute dei pazienti”.
Si tratta di un progetto importante rivolto a tutti coloro che desiderano contribuire al benessere della comunità, sia attraverso il volontariato medico sia con il sostegno di risorse e strumenti: è un’iniziativa di grande valore etico che prospetta concretamente la pratica della medicina di prossimità, attraverso la quale si possono abbattere “le barriere economiche e sociali al fine di creare un sistema che metta al centro la salute e la dignità di ogni persona”.
Nel condividere l’impianto della costituzione della rete associativa degli ambulatori popolari solidali, ci impegniamo a sostenere convintamente il progetto, dando ampio spazio sulle nostre pagine alle azioni che si porranno in essere, iniziando fin da subito a promuovere la Conferenza stampa di lunedì 25 novembre (ore 11.00) che si terrà in via Giovanni Meli n.7, presso la Camera del Lavoro di Palermo.