Milano, zona Sud, cittadini, associazioni, realtà sociali e territoriali scendono in piazza e danno vita a un presidio permanente per opporsi a tutte le guerre e ai continui massacri di civili, donne, bambini, sanitari e giornalisti in Palestina e non solo.
Nel documento sottoscritto dai promotori si legge: “Queste tragedie sono insopportabili per qualsiasi coscienza civile, ci toccano direttamente non solo moralmente, ma anche materialmente […]. Nel nostro paese [infatti, ndr] si parla apertamente di “economia di guerra” per indicare che gli investimenti futuri saranno prevalentemente indirizzati alla produzione di armamenti e più in generale alle spese militari, che segnano un aumento del 20% solo nell’ultimo anno e raggiungono la cifra di ben 29 miliardi di euro per l’anno corrente. La tragedia è sotto ai nostri occhi e questa volta non possiamo dire “non sapevamo” . Non siamo impotenti, assieme possiamo fare molto, come società e anche come singoli.”
Per manifestarlo da lunedì 11 novembre hanno montato un gazebo in Piazza Abbiategrasso, uno snodo metro-tranviario di intenso passaggio per i residenti e i tanti studenti e lavoratori che abitano in zona Sud.
Il gazebo sarà attivo fino a sabato 16 novembre, ogni giorno dalle 11 alle 20, e viene animato a turno dalle diverse realtà che aderiscono all’iniziativa, con materiali informativi, laboratori per bambini (sabato 16/11, dalle 11 alle 13), canti e proiezioni serali (venerdì 15/11, dalle 18 alle 20).
Gli obiettivi indicati sono:
- chiedere che il governo italiano smetta di inviare armi ai paesi in guerra, a partire dall’Ucraina e Israele, e sospenda gli accordi politici, militari e commerciali con quest’ultimo;
- opporsi all’aumento delle spese militari ed al commercio delle armi, non investendo nelle “banche armate”, che finanziano l’economia di guerra;
- informarsi su come evitare di comprare prodotti israeliani e/o di aziende complici nel genocidio, finché Israele non rispetterà le risoluzioni delle Nazioni Unite sui territori palestinesi che occupa illegalmente.
“Siamo qui perché è necessario fare qualcosa, sono richieste importanti e questa è una prima iniziativa per portarle avanti assieme” è l’appello dei promotori a tutti i cittadini e le realtà della zona.
Promuovono:
ANPI Stadera-Gratosoglio, ANPI Vigentina, ATIR -Teatro Ringhiera, Associazione Centro Comunitario Puecher, Baia del Re, BDS Milano, Comitato difesa ambiente zona 5, Emergency Gruppo di zona 5, GTA – Gratosoglio Autogestita, Nuova Atletica 87, RossoSiSpera, Sicet Stadera, Collettivo Zam