Con il pacchetto sicurezza il governo combatte il dissenso, criminalizzandolo. Gli avvocati penalisti hanno deciso di scioperare in questi giorni terribili dal 4 al 6 novembre.
Mi ha colpito un passaggio del comunicato stampa dell’Unione Camere Penali: “Facendo leva su di un sentimento di insicurezza a sua volta strumentalmente diffuso nella collettività, pur a fronte di una ormai costante e significativa diminuzione dei reati che dura ininterrottamente da circa trent’anni e che ci colloca tra i Paesi più sicuri d’Europa.
Si tratta di scelte del tutto prive di giustificazione, non solo perché non rispondono ad alcuna effettiva messa in pericolo della sicurezza dei cittadini, ma anche in quanto l’aumento delle fattispecie di reato e della misura delle pene, per diffusa e condivisa esperienza, non assicura alcun effetto deterrente e, conseguentemente, non raggiunge neppure gli obiettivi di miglioramento delle condizioni di sicurezza pubblica, che hanno dichiaratamente ispirato il DDL in questione.
Abbiamo inoltre più volte stigmatizzato come l’affidare al sistema repressivo penale la soluzione di ogni situazione di marginalità, di devianza, o di potenziale conflitto sociale, anziché percorrere la strada dell’incremento della prevenzione e della riduzione delle cause di disagio sociale che generano i fenomeni della ribellione e della devianza, o anche solo del dissenso politico, finisce con l’alimentare inutilmente una crescente domanda di punizione e con l’incrementare irrazionalmente un sistema carcerocentrico produttivo di ulteriore sovraffollamento, incompatibile con ogni forma di rieducazione, a sua volta causa dell’aumento del fenomeno della recidiva.”
Un comunicato durissimo contro il governo autoritario e illiberale. Non entro nei dettagli, basti pensare che il pacchetto sicurezza colpisce direttamente Ultima Generazione, minacciando il carcere per coloro che bloccano le strade. E gli scioperi tutelati dalla Costituzione non bloccano forse le attività produttive e le strade? Mi viene in mente un saggio di Gherardo Colombo, ex magistrato di Mani Pulite, che mette a confronto il dettato costituzionale con la realtà legislativa. Se ne ricava un panorama desolante “anti Costituzione”, che non è nato con il governo Meloni, ma va avanti da decenni. La Costituzione viene tradita ogni giorno, eppure senza di essa non potremmo neanche sperare nella “rivoluzione promessa, in cambio di una rivoluzione mancata” come disse Piero Calamandrei riferendosi proprio alla carta costituzionale scritta con il sangue dei partigiani.
Se almeno le opposizioni facessero una vera e sana opposizione in Senato contro il pacchetto sicurezza…