Sappiamo da tempo che l’Italia è paese europeo in cui i salari diminuiscono da oltre 20 anni.

Sappiamo che circa OTTO milioni di lavoratrici e lavoratori oscillano fra semi-precariato, lavoro nero e persino neo schiavitù, da 2 a massimo 5 euro l’ora: in più sottoposti a brutalità se non, addirittura, ad essere ammazzati da caporali, padroncini e anche grandi imprese, in cui il subappalto arriva all’80% dei dipendenti, alla mercé di criminali spalleggiati dalle mafie, capaci anche di minacce e violenze.

Ma ancora i sindacati credono alle proiezioni ufficiali che stimano le economie sommerse a 10/12%, quindi, il nero o semi nero oltre alle neo schiavitù sempre più diffuse nei territori; mentre da tempo anche Eurispes (istituto di ricerche che spesso lavoro per il governo e il padronato) stima le economie sommerse ben oltre il 35% del PIL: non solo iper-sfruttamento e neoschiavismo da caporalato violento, bensì anche evasione fiscale e contributiva, con grave danno alle entrate dello Stato.

Si sa bene che questi illegalismi sono molto spesso coperti dalle polizie che, così, proteggono caporali e super sfruttatori, di cui sono a volte persino complici.

Le polizie non proteggono quasi mai gli iper-sfruttati, giacché insieme alle banche e alle imprese beneficiano sempre di abbondanti finanziamenti.

Invece, il governo del “fascismo democratico” – che è al potere con solo 27% degli aventi diritto al voto – taglia i finanziamenti alla sanità, alle scuole, ai servizi sociali e mantiene le agenzie di prevenzione e vigilanza (ispettorati del lavoro, ispettorati Asl, etc.) nell’impossibilità di svolgere i propri compiti di controllo.

Non solo! In tutto questo, alcuni sono così sciocchi da chiedere a personaggi come Bucci (ex sodale di Toti) di partecipare allo sciopero generale (sic!).

Diciamolo chiaramente: lo sciopero generale deve essere rivolta sociale!