In Liguria vince la minoranza di circa il 21% come il governo che ha solo il 27,5%
La “vittoria” della destra in Liguria è stata poco commentata e anche assai male analizzata dalle solite osservazioni superficiali o del tutte cieche, anche da persone che passano per intellettuali di sinistra (non faccio nomi, non tanto per carità “cristiana” ma per non far loro pubblicità).
Segnalo questo articolo in italiano e in francese (https://www.pressenza.com/it/2024/10/liguria-ennesima-conferma-del-trionfo-del-fascismo-democratico/ e https://blogs.mediapart.fr/salvatore-palidda/blog/291024/italieligurie-election-et-repetition-du-triomphe-du-fascisme-democratique) e anche articoli precedenti in particolare dopo l’ascesa al potere dell’attuale governo del fascismo “democratico” (col 27,6% degli aventi diritto al voto) appunto per mettere in evidenza ciò che tutti non vedono mentre scava gli occhi: La cosiddetta “vittoria” è stata conquistata da una minoranza!
In realtà, la genesi di cui questo fatto politico totale è il prodotto sta in quell’eterogenesi della democrazia borghese che è stata abilmente alimentata dal trionfo del liberismo capitalista, in marcia dagli inizi degli anni ’70 e soprattutto negli anni ’80 e del tutto compiuto dall’inizio degli anni ’90.
Con la conversione liberista della sinistra storica, destre ed ex-sinistra sono state unanimi nell’imporre il sistema maggioritario in nome della necessità di avere la stabilità politica. Si disse basta alle continue elezioni, basta con i governi che durano 2-3 mesi, basta con i partitini che ricattano la maggioranza. L’economia esige stabilità perché occorre far fronte alla necessità di aumentare la produttività, la competitività, la continua crescita economica a tutti i costi, altrimenti finiamo come… le ex-colonie.
Sta dentro questo discorso la summa della logica liberista che quindi ha puntato a erodere sino quasi a estinguere la famosa favola della partecipazione democratica che avrebbe permesso al popolo di scegliere chi governa e per cosa governa.
E così il dominio liberista sostenuto da tutti i partiti è riuscito ad azzerare tutte le conquiste dei lavoratori e della popolazione dal 1968 sino ai primi anni ’70 (a cominciare dallo statuto dei lavoratori e dai diritti fondamentali delle proteste e lotte contro il supersfruttamento, il degrado dei servizi pubblici, le opere inutili dannose e supercostose e il disastro ambientale che causa sempre più mortalità da contaminazioni tossiche e crimini ecologici).
Hanno così eliminato “lacci e lacciuoli”, cioè tutte le leggi e norme che, seppure in parte, davano qualche protezione ai subalterni, e a ben guardare dopo la fine della cosiddetta “prima repubblica” destre ed ex-sinistra hanno fatto a gara per spianare la strada a quello che oggi è il fascismo “democratico” : la minoranza che fa e disfa quello che vuole con un’accozzaglia di personaggi da milizie reazionarie assetate del potere, infine conquistato grazie al gioco del maggioritario che glielo permette.
Ripetiamolo: tutti i partiti hanno pieno interesse a che ci sia sempre più astensionismo semplicemente perché così hanno sempre meno clientela da coltivare, comprare, cioè a cui elargire favori e appunto possono governare tranquilli con la loro minoranza di votanti.
In questa evoluzione della governance (non involuzione perché è stata l’evoluzione certa che s’è imposta con la logica liberista) l’ex-sinistra sembra perdente, ma probabilmente non è così, ci sarà alternanza fra … due destre, perché l’ex-sinistra non si discosterà molto da quanto fanno le destre.
Del resto basta guardare cosa succede negli Stati Uniti; l’approdo alla competizione fra Trump e Harris non è forse dominato sempre dalle lobby degli armamenti, delle nuove tecnologie, delle produzioni che aumenteranno i crimini ecologici e dalle scelte di far morire e lasciar morire migranti, homeless, poveri disgraziati privi di ogni protezione?
Cosa cambierà con l’uno o con l’altra per il popolo palestinese e libanese e di altri paesi nella morsa delle guerre e del dominio liberista che appunto uccide o lascia morire?
Da tempo i geologi e i meteorologi rigorosi hanno dimostrato inequivocabilmente che dagli anni ’60 le colate di cemento e la devastazione del territorio dalle alture sino alle coste sono la causa dei continui disastri. Ma nessun governo nazionale e locale ha programmato una bonifica cioè un vero e proprio risanamento e quindi una vera prevenzione di disastri…
I governanti di oggi spendono e spandono i soldi del PNRR (che pagheremo noi contribuenti) ma nulla si fa per bonifiche, risanamento e prevenzione… c’è da temere tanto anzi tantissimo a causa di questo che è un crimine ecologico che riguarda tutti: gli umani, il mondo animale, vegetale e tutto l’ambiente terrestre e marino… governanti criminali.
É anche certo che la deriva verso un fascismo “democratico”, che sinora sembra imporsi quasi in maniera soft dappertutto e in particolare in Italia e in Europa, sta per passare a modalità non solo muscolose ma anche alle pratiche delle brutalità, delle torture e dello sparare a vista.
Basta guardare sia i 24 nuovi reati che il governo Meloni sta facendo approvare al Parlamento sia le spinte per forze di polizia nazionali e locali sempre più pronte a soddisfare la protezione degli illegalismi dei padroni e padroncini, cioè il supersfruttamento al semi-nero e nero totale, la corruzione, l’appropriazione sempre più sfacciata di beni pubblici, fra l’altro con le privatizzazioni continue o la costrizione a rivolgersi al privato (per la sanità ecc.).
E non è casuale che questo governo conceda sempre più privilegi e finanziamenti per le polizie, per le forze armate, per gli armamenti mentre la protezione dei lavoratori e dei comuni cittadini si estingue quasi del tutto (tranne che per quegli ormai pochi e spesso perseguitati operatori delle polizie e magistrati che ancora tentano di praticarla).
Giusto per una comparazione limitata alla Francia: anche lì fra presidenzialismo e maggioritario si è prodotto un astensionismo che non è per nulla più limitato che in Italia e le destre (con in testa di fatto Macron che pensa già di lasciare la poltrona alla sig.ra Le Pen) governano appunto grazie a questa combine (qui vale per truffa).
Ma c’è una sinistra e ci sono gli ecologisti che cercano di tenervi testa, e in parte ci riescono bene, sebbene anche loro siano vittime dell’astensionismo. Come scrive Vincent Tiberj non è vero che la destra è maggioritaria in Francia. È la sinistra con gli ecologisti che non solo paga i suoi errori, ma ancora non ha la capacità di superare gli ostacoli per poter essere maggioranza anche alle elezioni.
In Italia però non c’è una sinistra e degli ecologisti comparabili a quelli francesi. É inutile illudersi che la sinistra possa rinascere inventando a ogni elezione listarelle di residui dei partiti dei decenni scorsi.
Forse ci vorranno decenni, ma l’unica strada non può che essere una costruzione ex-novo delle convergenze di tutte le resistenze che comunque non mancano, proprio perché resistenza e sopravvivenza sono indissolubili.
Vedi anche alcuni articoli (in italiano)
https://www.pressenza.com/it/2024/06/ha-vinto-lastensionismo-che-fa-comodo-ai-partiti/
https://www.pressenza.com/it/2023/09/lapprodo-a-destra-delleuropa/
https://www.pressenza.com/it/2023/02/italia-lombardia-40-e-lazio-37-di-votanti-vince-la-destra/
https://www.pressenza.com/it/2024/06/perche-cresce-la-corruzione/
in francese qui:
https://blogs.mediapart.fr/salvatore-palidda