Riproduciamo il testo della raccolta fondi recentemente lanciata da Pax Christi per la ristrutturazione della Casa della Pace, luogo di tantissime riunioni, attività, seminari di tutti i pacifisti e nonviolenti italiani e che necessita di una ristrutturazione per continuare a funzionale.
Pressenza invita dunque tutt* a partecipare alla campagna collegandosi qui:
https://www.produzionidalbasso.com/project/centro-di-educazione-internazionale-per-la-pace/
Il progetto
La Casa per la Pace di Pax Christi è un luogo unico che dal 1983 accoglie senza pregiudizi persone da tutto il mondo. Situata sulle incantevoli colline toscane, questa villa rinascimentale non rappresenta solo un pezzo del patrimonio storico-artistico di una comunità, ma anche uno spazio di incontro per tutti coloro che credono nella pace, nella nonviolenza, nei comportamenti sani che permettono la tutela del nostro piccolo pianeta e delle comunità che ci vivono, non solo dal punto di vista ambientale.
La Casa, sotto la tutela della Soprintendenza alle Belle Arti della città metropolitana di Firenze, è a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di un posto dove incontrarsi, discutere ed immaginare un mondo migliore dove crescere e vivere per poi realizzarlo, o semplicemente ripararsi per “riprendere fiato”. Essa, infatti, da sempre ospitainiziative ed eventi rappresentando un luogo dove sentirsi accolti e veramente a Casa. Singoli, coppie, famiglie, gruppi, associazioni che da più parti d’Italia, e spesso dall’estero, hanno raggiunto la Casa solamente per incontrarsi o passare del tempo a “stare in pace”, hanno poi finito per considerarla non solo il luogo ideale per ritrovarsi, ma la loro seconda casa.
Noi di Pax Christi abbiamo un sogno, quello di un mondo in pace. Per realizzarlo, vorremmoche la nostra Casa aperta a tutti continuasse ad essereil luogo in cui l’educazione alla pace e quindialla nonviolenza, alla promozione dei diritti umani ed in generale alla giustizia sociale, alla sostenibilità ed il desiderio di conoscere il mondo possano coesistere ed alimentarsi a vicenda attraverso il dialogo tra persone di buona volontà.
Affinché la Casa continui ad accogliere i suoi visitatori ha bisogno di cure che negli ultimi tempi, complici contesti climatici avversi, sono diventate sempre più problematiche.
La nostra visione è che la Casa per la Pace rafforzi la propria posizione di luogo di riferimento, a livello internazionale, per l’apprendimento di comportamenti etici e la ricerca sulla pace, per l’organizzazione di campagne, seminari, laboratori ed iniziative per il disarmo e la costruzione di politiche di pace.
Ci stiamo affermando come luogo di preparazione per operatori ed educatori di pace con programmi di studio innovativi ed ancorati all’attualità. Aspiriamo ad aumentare il numero di insegnanti, mediatori, animatori sociali, operatori internazionali ed appartenenti ad associazioni che negli anni abbiamo preparato non solo ad insegnare l’attitudine alla pace, nei luoghi deputati all’apprendimento formale e informale, ma anche ad intervenire attivamente nelle comunità e nei contesti dove vi è maggior bisogno di costruire dialogo e comprensione. Gli educatori così formati sono in grado di portare i valori della pace e della gestione nonviolenta dei conflitti in diversi contesti, offrendo strumenti pratici per affrontare tensioni e divisioni. Alla Casa saranno formati i professionisti capaci di agire in modo proattivo in tutti gli ambienti dove è necessaria “una gestione pacifica” delle controversie, contribuendo alla creazione di una società più giusta e sostenibile.
Oggi è più che mai evidente l’estrema necessità di avere a disposizione un centro di educazione alla pace indipendente, per formare individui capaci di analizzare i fatti del mondo con uno sguardo critico, costruttivo e libero da facili parzialità.
Viviamo in un’epoca segnata da crescenti disuguaglianze sociali, da una crisi ambientale che, nonostante i disastri ricorrenti, qualcuno cerca di negare, da conflitti armati e tensioni geopolitiche che, per usare le parole di Papa Francesco, «lentamente trasformano (…) la terza guerra mondiale a pezzi in un vero e proprio conflitto globale».
L’educazione alla pace non è solo un antidoto alle divisioni ed alla violenza, ma anche un mezzo per far comprendere che reagire con un approccio pacifico alle difficoltà della vita sviluppa capacità fondamentali per vivere in una comunità secondo le regole democratiche di convivenza civile.
La costruzione di una mentalità di pace è un processo che richiede un impegno costante e continuo. Di pace si deve ritornare a parlare con la convinzione che sia possibile realizzarla in questo mondo, contrapponendosi all’idea sempre più accarezzata che la guerra come risoluzione dei conflitti umani sia una possibilità praticabile ed accettabile. Per farlo è necessarioeducare all’approfondimento dei fatti, all’analisi degli eventi storici ed attuali così da acquisire le conoscenze che permettono di capire i motivi e l’evoluzione delle crisi. Studenti, cittadini, giovani e meno giovani dovrebbero essere esposti a esperienze di dialogo, di comprensione della realtà e della diversità culturale come fattori positivi di crescita umana e per farlo devono incontrarsi in un luogo sano come la nostra Casa.
Si organizzeranno – appena i lavori di ristrutturazione lo permetteranno – iniziative collettive, curate da esperti anche del mondo accademico, per offrire ai partecipanti strumenti per decifrare e comprendere le notizie e gli eventi globali in modo obiettivo ed informato, per maturare opinioni solide, basate su dati reali ed analisi imparziali, per una comprensione critica ed informata della realtà attuale globale. Le attività educative che si realizzeranno daranno voce a chi vuole contribuire attivamente alla creazione di un mondo migliore, favorendo l’incontro ed il dialogo tra individui che possano agire a livello locale (dal piccolo) e globale (al grande) con una prospettiva ampia e responsabile.
È evidente ormai che investire nell’educazione alla pace è un passo fondamentale verso una società più giusta, sostenibile e pacifica. In un mondo interconnesso, ogni azione intrapresa a livello locale ha effetti a livello globale e la consapevolezza di questo legame è una delle chiavi per costruire il futuro che desideriamo.
Non solo un Centro di educazione alla pace, ma anche di studio e ricerca
La Casa per la Pace – attualmente sede di una biblioteca dedicata ai temi della pace, della nonviolenza, ed agli scritti di Don Tonino Bello – avrà anche un archivio storico che Pax Christi, in occasione del 70° anniversario dalla sua nascita in Italia, ha deciso di recuperare mediante la catalogazione e l’archiviazione di documenti e testimonianze legate alla propria esistenza, dei racconti dei personaggi più significativi che hanno segnato in particolare il periodo iniziale e quello centrale della propria storia sotto le presidenze di Monsignor Luigi Bettazzi e Monsignor Tonino Bello.
Conservare la memoria storica di un’organizzazione come Pax Christi permette di preservarne il patrimonio culturale, sociale e spirituale. I documenti testimoniano non solo le attività svolte nel corso degli anni, ma anche le sfide affrontate, i successi ottenuti e le lezioni apprese. L’auspicio è che questo patrimonio possa rappresentare una fonte di ispirazione per le generazioni future, offrendo spunti e orientamenti su come affrontare le sfide del presente e costruire un futuro migliore.
La conservazione della memoria storica di un movimento pacifista – che ha saputo negli anni declinare il concetto di pace rispetto a quello di ambiente, finanza, diritti umani, giustizia e innovazione sociale – assume un’importanza strategica. Essa ci permette, infatti, di riflettere sul passato per comprendere meglio il presente e guardare al futuro in modo più consapevole e responsabile. Ci offre l’opportunità, grazie a documenti autentici e verificabili, di mantenere viva la verità storica per contrastarne il suo revisionismo, in quest’epoca in cui la disinformazione e la manipolazione delle informazioni trovano forme di credulità e consenso.
L’intento è anche quello di favorire la ricerca accademica e storica, consentendo agli studenti ed agli studiosi di analizzare ed interpretare il ruolo dell’organizzazione nel contesto più ampio della storia italiana ed internazionale, contribuendo alla diffusione della conoscenza ed alla promozione di una cultura della pace, della giustizia e della solidarietà. In sintesi, avvicinare le nuove generazioni a quelle che hanno voluto affrontare un problema grande e complesso come quello della pace con la ferrea volontà di contribuire a risolverlo. Avvicinare nuove forze al tema della convivenza pacifica tra i popoli.
Conservare la sua memoria storica rappresenta per Pax Christi altresì un atto di riconoscimento e gratitudine verso tutte le persone che hanno contribuito negli anni alla sua crescita ed al suo sviluppo. È un modo per onorare il loro impegno e sacrificio. Un modo per assicurare il lavoro fatto alla memoria e non all’abbandono.
Dal sogno alla realtà
È facile pensare che quanto sin qui descritto siano solo idee ambiziose, ma Pax Christi ha la volontà di andare avanti. È evidente però che serve aiuto per realizzare un sogno così grande e Pax Christi lo sta chiedendo a voi.
È necessario raccogliere risorse da destinare alla ristrutturazione e messa in sicurezza della Casa. Tutti i fondiraccolti saranno utilizzati per realizzare lavori cruciali di consolidamento strutturale, per migliorare la sicurezza dell’edificio e per la ristrutturazione degli spazi interni, rendendoli più confortevoli e funzionali (nella sezione dei contenuti aggiuntivi è disponibile il piano degli interventi necessari).
L’organizzazione della Casa per la Pace
La gestione della Casa per la Pace è stata sempre curata da personale di Pax Christi. Per il futuro l’Associazione vuole aprirsi a nuove forme di collaborazione con organizzazioni del territorio ispirate ai medesimi valori e principi, così da potenziare la fruibilità della Casa.
I visitatori sperimenteranno un’accoglienza ispirata ai principi del rispetto dei diritti umani, dell’economia solidale e della natura, vivendo esperienze vere e non dettate da strategie di attrattività turistica. Esperienze di formazione, riflessione, approfondimento, spiritualità oppure di vero relax e benessere. Ognuno potrà trovare la propria dimensione.
Il piano d’azione che ci si propone di adottare si fonda su un approccio integrato: coniugare l’efficienza gestionale della struttura con il raggiungimento degli obiettivi socio-educativi che la caratterizzano, creando un ambiente accogliente per tutti.
L’aspetto centrale di questo orientamento gestionale è dare spazio e vere occasioni di miglioramento della qualità della vita anche ai più vulnerabili, attivando collaborazioni con persone in attesa di reinserimento nel mondo del lavoro oppure offrendo loro esperienze lavorative (stage, tirocini, apprendistato) che ne favoriscano la crescita personale e professionale. Si seguiranno pratiche di economia di prossimità e circolare, utilizzando prodotti di qualità provenienti principalmente dal territorio o laddove possibile coltivati proprio nel terreno di pertinenza della Casa per la Pace.
La promozione di valori come la solidarietà, il rispetto del bene comune, la sostenibilità dei comportamenti di ciascuno – che non sono solo quelli ambientali, ma quelli etico-morali del rispetto delle regole e del buon vivere – rappresentano i punti fermi di un modello organizzativo-gestionale che si propone di contribuire attivamente al benessere della comunità, affrontando le sfide sociali ed ambientali con un approccio responsabile ed inclusivo, contrapposto all’individualismo post consumistico che sta caratterizzando gli ultimi decenni con le ormai evidenti conseguenze di degrado diffuso.
Ogni contributo per Pax Christi sarà grande! Sarà fondamentale!
Desideriamo realizzare il sogno di un mondo più giusto per tutti!
Partecipando a questa iniziativa, diventerai un sostenitore attivo di uno spazio di pace, di giustizia e di benessere collettivo.
Sostieni la Casa per la Pace affinché continui ad essere un luogo di speranza, accoglienza e cultura per tutti.