Sabato sera, 23 novembre, una folla di 500 persone si è ritrovata in piazza Garibaldi, da dove è partito un corteo che ha attraversato il centro affollato di Cagliari per giungere fino a piazza Yenne. Enrico Sanna, a nome del Comitato, ha dato avvio alla manifestazione salutando le persone presenti e indicando lo svolgimento del percorso. Nell’intervento iniziale, Virginia Siriu ha sottolineato alcuni aspetti della cultura della nonviolenza.
Una coreografia, Cerchio di Simboli Umani per la Pace, è stata curata dal gruppo spontaneo IrIdeArt.
Altri interventi nelle diverse tappe del percorso. Nella prima, Ivano Peddis, giovane universitario, parlando in lingua sarda, ha focalizzato il suo discorso sulla necessità della disobbedienza civile nonviolenta di fronte a leggi ingiuste, come il DDL 1660.
Nella seconda tappa, gl’interventi di Iride sui movimenti nonviolenti nel mondo e di Benvenuto Vacca sul Movimento Umanista per un mondo senza guerre e senza violenza.
Nella terza tappa in piazza Yenne, gli interventi conclusivi, introdotti da un momento musicale di Angelo Cremone. Lidia Roversi: le cause della guerra; Carlo Bellisai: finanza ed economia di guerra; Marta Battaglia: guerra e cambiamenti climatici; Giacomo Meloni: la specificità sarda.
La peculiarità della Sardegna è determinata dalla presenza nel suo territorio delle servitù militari, poligoni interforze dove si prepara la guerra, l’aeroporto militare di Decimomannu nella cui scuola si addestrano i piloti dei cacciabombardieri F35. La RWM, fabbrica di bombe, droni e munizioni per il profitto dell’industria bellica e la mattanza di civili nelle guerre che attualmente devastano il Pianeta, dall’Europa al Medio Oriente, e alle guerre ignorate dell’Africa.
Durante la manifestazione è stato dato spazio alla musica della “Banda sbandati”, alle canzoni contro la guerra del “Duo Angelo Cremone e Lidia Frailis” e alla poesia.
La poesia
Vorrei [1]
Vorrei parlare al cuore della gente
Che di violenza e di guerre non se ne fa niente.
Implorare vorrei gli scienziati tutti quanti:
Che si ribellino all’invenzione di ordigni devastanti.
Vorrei gridare alle orecchie sorde di tutti i governanti
Ché ascoltino gli strazi di madri e di lattanti.
Vorrei intimare a preti e generali:
Smettete di mischiare le armi con gli altari!
Raccomandare vorrei a soldatesse e soldati
Di buttar via le tristi divise militari
E indossare in allegria vestiti variamente colorati.
Vorrei implorare operai e impiegate
di lottare strenuamente per convertire
le fabbriche di bombe in officine disarmate.
Suggerire vorrei a contadini e contadine
Di non vendere i propri campi alle multinazionali truffaldine
Il nostro ambiente così salvaguardare
E produrre cibo salutare.
Vorrei dire a poeti e romanzieri
Che, scrivendo d’amore e di dolore, siano veritieri.
Vorrei consigliare a insegnanti e studenti
Di studiare la storia dalla parte dei perdenti.
Chiedere vorrei a giocolieri e saltimbanchi:
Che continuino a rallegrare i nostri giorni così stanchi.
E a noi qui radunati e radunate
in questa Marcia Mondiale per la Nonviolenza e la Pace:
Che la guerra in ogni dove sia da tutti/e ripudiata
Per consegnare alle generazioni future
la nostra Madre Terra risanata!
Anche il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha partecipato alla manifestazione marciando in mezzo all gente fino alla conclusione. Nel suo intervento in piazza Yenne ha parlato a nome della Città di Cagliari, medaglia d’oro al valore civile per le 2000 vittime dei bombardamenti del 17- 26 – 28 febbraio e del 13 maggio 1943. Città al centro del Mediterraneo, che ha come vocazione la cultura della pace, dell’accoglienza, della mondialità.
Oltre alle associazioni e organizzazioni facenti parte del comitato “Sardegna per la pace – SarDigna po sa paxi”, altre hanno aderito e partecipato portando il loro contributo alla buona riuscita della tappa cagliaritana della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. In particolare – senza sminuire l’importanza dell’apporto di tutti – il Comitato per la riconversione della RWM, fabbrica di bombe di Domusnovas/Iglesias e il Comitato “La Rivolta degli Ulivi”, nato per contrastare la speculazione energetica nella nostra Isola.
[1] Poesia scritta da Pierpaolo Loi in occasione della Terza MMPN a Cagliari – 23 novembre 2024