Nell’ambito del passaggio in Italia della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza si sono svolte ad Arezzo varie attività.

Si è iniziato martedì 19 Novembre con un laboratorio di canti in cerchio tenuto da Olivier Turquet con le classi della Scuola Masaccio dell’Istituto Comprensivo IV Novembre, dedicato ad imparare e ballare una versione con parole pacifiste dell’Inno alla Gioia di Beethoven.

Questo ballo si è poi ripetuto durante l’evento “Tutti in bici per la festa dell’albero” al Parco del Pionta, nel pomeriggio del 22 dove i bambini hanno scritto una frase di Pace sull’albero e ballato e cantato l’inno intorno all’ albero, coinvolgendo anche le persone del quartiere.

La sera del 22 presso il Centro Onda d’Urto è stato realizzato l’evento “The Game: Lungo la Rotta Balcanica”.


Molte associazioni aretine si sono adoperate per sostenere la serata che è stata molto partecipata e ha portato alla raccolta di materiale che verrà consegnato alla rete SiSolidal di Siena e all’associazione Linea D’Ombra di Trieste.
The Game è il percorso di continui ostacoli, respingimenti, violazioni di diritti umani che le persone in movimento sulle rotte balcaniche sono costrette a subire fuggendo da guerre, persecuzioni e crisi climatiche per cercare un futuro migliore.
Trieste è il primo luogo di arrivo sicuro, dove dal 2019 l’associazione Linea D’Ombra accoglie e assiste i migranti nella “Piazza del Mondo”, curando i loro bisogni primari e offrendo supporto.

A Siena, dal 2022 molti richiedenti asilo sono esclusi dalle strutture di accoglienza e costretti a dormire in luoghi di fortuna. La rete civica SiSolidal sostiene queste persone in difficoltà.
Durante la serata abbiamo avuto le testimonianze di Giulia Turrini (co-presidente di Un Ponte Per), Filippo Berti (avvocato di Firenze), Alessandra Calosi (volontaria della Misericordia di Barberino Tavarnelle che ogni mese raggiunge Trieste portando aiuti alla piazza) e Cassandra Rofi (Versolab Siena).
E’ inoltre intervenuto  Massimo Orlandi, giornalista e scrittore, che ha recentemente scritto “La rivoluzione della Cura” (i cui proventi sono destinati all’associazioni che sostengono i migranti della rotta balcanica.