Martedì 26 Novembre si sono riuniti a Fiuggi i Ministri degli Esteri del G7, una anacronistica istituzione formata da Canada, Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito Giappone ed Italia, che pretende di autoproclamarsi come direttorio dell’intera umanità, al di sopra quindi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, della sua Assemblea Generale e perfino del Consiglio di Sicurezza che, grazie ai veti posti dagli Stati Uniti d’America, è stato svuotato di ogni potere.

Giusto e sacrosanto è stato quindi contestare in questi mesi, a partire dal vertice in Puglia del Luglio scorso, tutti gli eventi che si sono tenuti in Italia, Paese che che presiede i summit.

E’ infatti doveroso sia contestarne la legittimità sia le scelte concretamente prese o volutamente omesse per complicità con le politiche di questo sistema morente, in cui il cadavere in putrefazione di un vecchio ordine capitalista, giunto allo stadio disumano del neoliberismo guerrafondaio, genocidario e umanocida e perfino ecocida vuole impedire ad un nuovo ordine internazionale, basato sul rispetto e l’armonia con la biosfera, il contrasto alla guerra e la fratellanza tra tutti i popoli di nascere.

Per questo motivo si è tenuto alle porte di Fiuggi un presidio di protesta, che in più riprese ha assunto la forma di flash mob.

Gli organizzatori del Comitato Direzione Pace hanno dovuto faticare non poco per ottenere di poter esprimere il nostro comune dissenso e sgomento a Fiuggi, seppure all’ingresso del Comune, perchè la questura inizialmente pretendeva di allontanare il presidio in qualche comune assai lontano dai luoghi del summit, ma alla fine circa duecento persone dei vari comitati di difesa dei diritti del popolo palestineser, uniti dal Coordinamente Nazionale NOWAR Valle del Sacco e da Assopace Palestina hanno potuto manifestare contro il genocidio del popolo palestinese, la pulizia etnica, l’apartheid e l’occupazione dei territori a Gaza e in Cisgiordania.

Animatrice infaticabile è stata Luisa Morgantini che, tra l’altro ha letto la lettera dei “Combatants for Peace”, organizzazione pacifista e nonviolenta israelo-palestinese, ai Ministri degli Esteri del G7 perché non siano complici del genocidio in corso.
La richiesta immediata è che il G7 imponga ad Israele un immediato cessate il fuoco e riconosca lo Stato di Palestina.

Sono molte le voci che considerano i Paesi del G7 come pienamente corresponsabili dal Genocidio.
Questa posizione viene espressa con nettezza dal Segretario Nazionale del  Partito della Rifondazione  Sinistra Europea che li definisce i 7 Grandi responsabili del Genocidio, mentre Fabio Marcelli del Cred informa sulla denuncia presentata contro i vertici del governo italiano per la complicità nel Genocidio.

Da segnalare tra gli altri l’intervento di un operaio della Stellantis teso ad unificare le lotte sociali con la solidarietà internazionalista con gli oppressi di tutto il mondo e di un rappresentante della Comunità Palestinese, nonché militante di Assopace Palestina, Hatem da molti anni ormai italo-palestinese, che porta la voce del martoriato popolo di Gaza e dei bambini sopravvissuti alla carneficina ed ancora oggi esposti ai bombardamenti, alla fame, alla sete, alle malattie e al freddo sempre più intenso in arrivo, spesso feriti nel corpo, nella mente e nell’anima, spesso orfani di intere famiglie cancellate dalle bombe israeliane e dall’indifferenza complice dei governi occidentali.