Notte di battaglia sulla piana di Susa per la presa di possesso (mai espressione fu più odiosa e veritiera di questa) di quel fazzoletto di terreno che era stato acquisito anni fa da ben 1024 co-proprietari-attivisti del Movimento NoTav, e trasformato in partecipato luogo di riunione, noto come Presidio Sole e Baleno – per cui a tutti gli effetti sarebbe tuttora proprietà privata, con tanto di tendone, container ad uso cucina e WC, arredi vari a testimoniare un intenso e continuativo ‘utilizzo’ da parte di una bella fetta di popolazione.

Proprio due giorni fa sabato 5 ottobre, per chi non era andato alla manifestazione di Roma, c’era stato il solito pranzo condiviso e poi nel pomeriggio il tutto si era spostato nel centro della città di Susa per l’ennesima manifestazione informativa dello scempio che verrà, con una Doriana Tassotti (storica attivista NoTav) preparatissima nel comunicare alla cittadinanza le tante sciagure connesse con questa prossima cantierizzazione, in primis sul fronte viabilità che si troverò sconvolta per anni… per non dire della salute, dell’inquinamento già ora preoccupante figurarsi domani… del furto di acqua… dei Pfas recentemente denunciati da Greenpeace… un quadro insomma talmente e già da ora allarmante da meritare una qualche considerazione da parte dei decisori. E invece macché…

Sono arrivati con il buio e con l’arroganza che li contraddistingue, come già a Venaus, a Chiomonte, a San Didero, come sempre registra il sito del Movimento NoTav.Info che solo in parte riprendiamo. “Intorno alle 2 di questa notte… una lunga colonna di mezzi delle forze dell’ordine…(…) Ad attenderli il Movimento No Tav che, già a partire dalla serata, si era radunato sul luogo per far fronte a questo atto di assurda violenza per difendere il terreno sul quale il presidio è stato costruito. Terreno che, secondo ciò che dovrebbe essere previsto dalla legge, sarebbe dovuto rimanere accessibile e in mano ai 1054 proprietari che lo hanno acquistato nel 2012, fino alle fine delle procedure di esproprio (che ricordiamo dovrebbero iniziare da mercoledì 9 ottobre e andare avanti per almeno un paio di settimane). (…)

Un atto quindi totalmente illegale anche comparato con il nuovo DDL sicurezza (…): in Valsusa anche la proprietà privata diventa un inutile orpello da calpestare…”

La ‘presa di possesso’ da parte delle forze dell’ordine si è protratta per quasi tre ore e per chi avesse la pazienza di visualizzare la situazione di deliberata agressività, con uso spropositato di lacrimogeni spesso ad altezza d’uomo, ecco disponibile in rete la diretta (in più tranche che quindi dura parecchie ore) che l’attivista Luca Perino ha effettuato da una finestra di casa sua, situata (ahinoi per lui) a pochissima distanza dalla situazione.

“Ma vi sembra normale? E questo è quello che è successo nel mio giardino davanti al cancello di casa” era il post conclusivo di stamattina, con foto di recinzione dell’area prontamente completata, resti di barricate ammassate ai bordi della strada, tracce di bossoli esplosi raso terra a testimoniare il frequente lancio ad altezza d’uomo.

E solo un paio di post più sotto l’ulteriore commento:

“Quando il buongiorno si vede dal mattino e si è sentito tutta la notte. La strada per andare in stazione a Susa non è più 2,4 km ma 12,4 km. 10 km vinti in poche ore!!!”

Era presenta come sempre in primissima linea Diego Fulcheri di cui pubblichiamo solo qualche foto del magnifico reportage che già da ore sta girando on line.

 

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