Ricordo come lo scorso inverno ci fossero state diverse riunioni che cercavano di mettere insieme movimenti per la pace, Cgil, Arci, Acli, comunità palestinese e altri. Si cercava di organizzare una grossa manifestazione a Milano, 100mila, 50mila persone, si diceva, se non di più. Non ci si riuscì, non si trovò la quadra, il gruppo si sciolse, ognuno continuò per la sua strada. Di fatto coloro che manifestavano il sabato continuarono, tanti gruppi minori li appoggiarono, tanti “cani sciolti” parteciparono. Troppo poco.

Quando alcuni giorni fa si è visto un appello contro l’escalation militare che metteva insieme Arci, Acli, Anpi, AVS, PD, 5 stelle, Rifondazione, in parecchi hanno pensato: Finalmente!!! Altri hanno detto: Qualcuno dei promotori è un ipocrita …

Comunque sia c’era da aspettarsi una grandissima partecipazione, la CGIL non è il più grande sindacato italiano? Quell’insieme di forze politiche non rappresenta circa la metà dei votanti a Milano? Quindi c’era da andare.

E invece: musica (quasi da ballare), parole recitate da una bravissima attrice, interventi praticamente nessuno (quante uova rischiavano di rompersi!) e poca energia… Qualcuno compone una grande scritta “sciopero generale”, un grido nel deserto.

Nel notiziario del TG3 subito a sottolineare che la comunità ebraica, dopo i “gravissimi” fatti di sabato, non aveva partecipato; c’era invece il gruppo “Mai indifferenti, voci ebraiche per la pace” (ma, come al solito i mass media, non lo vede…).

Mentre sfilava il corteo di circa duemila persone, veramente breve (forse vista l’età media o la volontà di non disturbare troppo il traffico meneghino), qualcuno diceva (ascoltate le notizie) che l’Iran aveva cominciato ad attaccare Israele. La notizia non sembra diffondersi. Partono invece un po’ di slogan: “Fuori l’Italia dalla guerra”, “Fuori la guerra dalla storia” “Palestina libera” “Pace subito”, meno male. Appena la pioggerella comincia a farsi sentire, la manifestazione si chiude.

L’impressione è quella di una grande inadeguatezza. Per la Giornata Internazionale della Nonviolenza, il 2 ottobre, speriamo che all’Arco della Pace alle 18.30 si senta una maggiore energia.