“Buon vento, oggi a Trieste è il giorno della Barcolana, oltre ad essere una gara è anche una metafora potente del progresso: con le sue migliaia di imbarcazioni che cercano di avanzare sfruttando ogni minima brezza, ci ricorda che il progresso è possibile solo quando c’è movimento”. Ha detto Martina Oppelli al XXI Congresso dell’Associazione Luca Coscioni “Prendiamoci i diritti”, in corso a Roma.
Senza vento, non si può andare avanti. Questo vento, nel nostro caso, è il cambiamento culturale e civile che si realizza attraverso il dialogo. Ma non parlo solo di dialogo tra poli opposti, bensì di un confronto maturo anche all’interno degli stessi schieramenti, dove spesso le differenze vengono soffocate per paura di spaccature.È necessario superare la logica della contrapposizione sterile, che blocca ogni passo avanti. Non possiamo continuare a combattere battaglie inutili tra fazioni, incapaci di trovare un punto d’incontro. Il dialogo è l’unica strada per costruire un progresso vero e condiviso, che non teme di affrontare temi delicati e complessi. Troppo spesso ci nascondiamo dietro tabù, evitando il confronto su questioni come il fine vita, la disabilità o il diritto alla partecipazione politica, come se fossero argomenti troppo difficili da affrontare apertamente.
Così come alla Barcolana non vince sempre la barca più potente, ma quella che sa sfruttare meglio le condizioni, anche nel dibattito politico bisogna saper ascoltare e raccogliere le migliori idee, ovunque esse nascano. Il confronto vero non è un segno di debolezza, ma una necessità per far avanzare il Paese. Abbiamo bisogno di dialogo autentico, senza finzioni, per abbattere le barriere, tanto tra poli diversi quanto al loro interno.”