La Corte di Giustizia europea ha sentenziato, ieri venerdì 4 ottobre, per l’illegittimità degli accordi commerciali tra UE e Marocco riguardanti i prodotti di origine saharawi. È una condanna alla politica di sfruttamento dei mari del Sahara Occidentale, con la libertà di pesca che le società europee avevano conquistato tramite quegli accordi. Lo stesso per lo sfruttamento dei giacimenti di fosfati del Sahara esportati come concimi per l’agricoltura europea.
La Corte di giustizia dell’Unione europea, infatti, sostiene che gli accordi con il Marocco hanno violato i diritti del popolo saharawi non tenendo conto del loro principio di autodeterminazione. La Commissione europea ha 12 mesi per eseguire la sentenza.
Questa è una sentenza definitiva. Già nel 2021, era stata emessa una sentenza di primo grado dello stesso tenore, alla quale la Ue ha fatto ricorso. La sentenza riconosce il Fronte Polisario, rappresentante del movimento indipendentista saharawi, come persona giuridica legittimata a contestare gli accordi commerciali sulla pesca e sull’agricoltura, poiché queste attività commerciali si svolgono nel territorio del Sahara occidentale.