Il Parlamento israeliano ha votato la legge che vieta il lavoro dell’UNRWA in Israele. Il divieto delle attività dell’Unrwa in Israele “crea un pericoloso precedente”, secondo quanto ha dichiarato il capo dell’agenzia Onu per i profughi palestinesi, Philippe Lazzarini. È l’ultimo episodio di “una campagna in corso per screditare” l’agenzia delle Nazioni Unite, principale attore delle operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza. “Questa decisione aggrava ancor di più la sofferenza dei palestinesi nel territorio devastato da un anno di guerra” ha concluso Lazzarini. ( IL TESTO INTEGRALE DELLA DICHIARAZIONE).

Il Parlamento israeliano ha approvato la legge che cancella il lavoro dell’ONU in Israele con 92 voti favorevoli e soltanto 10 contrari. Anche l’opposizione è d’accordo con questo provvedimento di sfida alla comunità internazionale. L’obiettivo è quello di cancellare il ricordo della Nakba, l’occupazione della Palestina nel 1948 e la cacciata dei palestinesi trasformati in profughi assistiti da un organismo appositamente creato per dare istruzione e lavoro ai rifugiati. L’Unrwa ricorda agli israeliani il diritto dei palestinesi al ritorno, anche quello sancito nelle risoluzioni dell’ONU dell’epoca. Si vuole cioè cancellare il ricordo del passato di pulizia etnica all’origine della creazione dello stato israeliano.