Questo il titolo (che a qualcun* è apparso poco condivisibile) della locandina con cui è stata convocata la manifestazione del 27 ottobre.
Si è svolto infatti al mattino di domenica un sit-in in Piazza Castelnuovo a Palermo, organizzato dalle Famiglie Arcobaleno, contro l’introduzione del reato universale di gravidanza per altri e la criminalizzazione in genere di tutte le forme di amore non codificato.
Si è insistito, oltre che sulla libertà femminile e sulla necessità di non normare i desideri e gli affetti, soprattutto sulla stigmatizzazione – quasi il marchio della lettera scarlatta – che colpisce i figli, quelli già nati e quelli che verranno, segnati a dito come diversi e discriminati, nonché privati dei diritti che la legittimità prevede.
“La vita non si arresta” recitava uno dei cartelli, né si fermeranno le iniziative per difenderne la varietà e la complessità.