La gazza ladra è Maria, che a Marsiglia trascorre le giornate prodigandosi per le persone anziane: i vecchietti a cui bada ricambiano la sua dedizione e con lei hanno instaurato un legame misto di dipendenza e fiducia, al punto da chiamarla anche nel cuore della notte. Maria ama il suo lavoro e lo fa senza sforzo, così come ama i piccoli piaceri della vita, che le sarebbero negati se, quando può, non facesse la cresta sulla spesa dei suoi assistiti per concedersi con gli spiccioli racimolati un buon piatto di ostriche. Avendo scoperto nel proprio nipotino un vero talento musicale e non sapendo come agevolarlo, un giorno decide di noleggiare un piano e assoldare il miglior maestro di Marsiglia, sognando che il piccolo diventi un futuro concertista. Il guaio per Maria è l’aver addebitato la rata del piano sul conto di un anziano professore da cui è a servizio, sebbene lei non si ritenga una ladra perché all’uomo, costretto in carrozzella, sta dando la vita e lui le è affezionato.  L’azzardo però è stato eccessivo e un giorno, infatti, una lettera della banca rivela quell’esborso strano …

A questo punto il film prende una piega inaspettata e tutto quello che succede dopo è avventuroso e complesso. Mentre lo spettatore si chiede come andrà a finire, vediamo il caso rivoluzionare i rapporti tra le persone, innalzarli a un piano fiabesco che comunque incuriosisce e trascina perché Robert Guédiguian, con grande intelligenza, sa rendere plausibile l’intreccio e i suoi sviluppi.  Il film è un apologo sul valore relativo del denaro di fronte alla necessità dell’amore: di nuovo il regista sceglie Marsiglia quale scenografia, gli attori di sempre, lo stesso contesto di classi disagiate. E tuttavia con variazioni che non rendono il film ripetitivo, attirando lo spettatore grazie a quel talento narrativo che ispira tenerezza.

La gazza ladra 
Un film di Robert Guédiguian con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Grégoire Leprince-Ringuet.
Genere: Commedia
Durata: 101 minuti
Produzione: Francia 2024