Lettura spettacolo dedicata a Danilo Dolci
Venerdì 11 ottobre 2024 ore 20
Sabato 12 ottobre ore 20
Domenica 13 ottobre ore 16
Teatro della Cooperativa, via Hermada 8, Milano

Di Renato Sarti, Franco Però
Con Domenico Pugliares, Renato Sarti
Produzione Teatro della Cooperativa
Con il contributo della Provincia di Trieste – Assessorato alle Politiche di Pace e Legalità  e in collaborazione con Mittelfest 2007 Teatro Miela di Trieste

Danilo Dolci è stato sociologo, pedagogo, poeta, scrittore. Nell’immediato dopoguerra aveva scelto di portare avanti le sue battaglie di attivista, recandosi nella Sicilia flagellata dalla fame, dalla mancanza di acqua, dalla miseria, dalla disoccupazione e dalle ingiustizie. Terreno fertile su cui solitamente e con più facilità riescono a radicarsi la criminalità organizzata e la mafia.

La lettura scenica rievoca le situazioni più emblematiche della Sicilia di allora attraverso la figura del sociologo. Si parla del primo sciopero della fame organizzato da Dolci, dovuto alla morte di un bambino per mancanza di cibo; della costruzione della famosa diga sullo Iato che, nonostante i tentativi da parte della mafia, diede un incremento all’economia agricola della zona; delle lotte per evitare che, in collusione con le autorità, si permettesse la pesca illegale e di frodo. Si ricostruiscono le fasi principali del processo intentato contro Danilo Dolci per aver organizzato uno sciopero pacifico, che fece scalpore in tutta Italia nel 1956, a cui parteciparono Ferruccio Parri e niente meno che, in veste di avvocato, Piero Calamandrei, uno dei padri della Costituzione Italiana: “Uno sciopero alla rovescia”.

Sul palco due attori, Domenico Pugliares, siciliano, e Renato Sarti, carsolino come Dolci, danno voce ai poveri, agli avvocati, al pubblico ministero, agli onorevoli, che, dopo l’arresto del sociologo, infiammarono la Camera e il Senato con vibranti interpellanze parlamentari e soprattutto a Danilo Dolci, che ascolta, comprende, traduce in lotta nonviolenta e amplifica a livello nazionale le tragedie della Sicilia affamata e violenta degli Anni Cinquanta, in un’Italia ancora arretrata e preda di ingiustizie secolari e inveterate.

Venerdì 11 ottobre, alla fine dello spettacolo, alle ore 21, incontro con Daniela Dolci e Giuseppe Barone, autore di “Danilo Dolci. Una rivoluzione nonviolenta”.

Nel centenario della nascita, la figura di Danilo Dolci (1924-1997), uno dei pensatori più influenti della nonviolenza e della lotta contro la povertà e per l’emancipazione del Sud, ritorna vigorosamente alla ribalta.