OPCW è la sigla che indica l’Organizzazione dell’Onu per la proibizione delle armi chimiche che in questi giorni è impegnata nella prima conferenza internazionale dedicata al ruolo dell’Intelligenza artificiale (Ia) nell’attuazione della specifica convenzione su quel tipo di armi.
Si tratta di una convenzione adottata da 40 Paesi ma che vede l’adesione di ben 193 nazioni. La Conferenza in Marocco conta sulla presenza di accademici, scienziati ed esperti di armi che discutono dell’applicazione dell’Intelligenza artificiale all’uso di armi chimiche che ormai sono a disposizione non solo di eserciti “regolari” ma anche di gruppi terroristici a tal punto che ormai si parla esplicitamente di “terrorismo chimico”. Il Marocco viene considerato Stato leader su questa strada anche perché è il primo Paese africano ad attuare la Raccomandazione dell’Unesco sull’etica dell’Ia. L’Opcw si pone l’obiettivo di eliminare definitivamente le armi chimiche. Dall’entrata in vigore della Convenzione nel 1997, è il trattato di disarmo di maggior successo, che elimina un’intera classe di armi di distruzione di massa. È per questo che l’Opcw nel 2013 ha ricevuto il premio Nobel per la Pace. Ne diamo notizia perché questa Conferenza rappresenta uno sforzo verso un’umanità più rispettosa della vita in un momento in cui i conflitti in corso non sembrano curarsi molto del rispetto degli impegni sottoscritti. È un segno di pace. Ma provate a cercarne notizia nella giungla dell’informazione!
Tonio dall’Olio